La mostra “Tributes” di Esa è la dimostrazione che l’arte è un atto d’amore
Siamo stati alla mostra “Tributes” di El Crespo aka Esa, rapper e street artist, e tramite le sue tele ci ha trasmesso tutta la sua passione per la street art e la musica.
Amore e Arte fanno parte di un’equazione il cui risultato, anche invertendo i termini, non cambia mai. Infatti, quando sono passione e l’amore a spingere una tua azione, sia essa un atto creativo, un lavoro o uno sport, si possono superare limiti ritenuti insormontabili e raggiungere traguardi eccezionali.
Tutti gli appassionati di Hip-Hop, o quasi, conoscono l’incredibile carriera di Esa come rapper, dagli OTR fino al suo ultimo album insieme a Dj Skizo “Sangue e Amore”, ma pochi sanno che Esa porta avanti un’altra passione, quella per i graffiti e la street art. Più semplicemente, però, si potrebbe riassumere dicendo che Esa ama l’Hip-Hop, in quanto Cultura fatta di più discipline, dall’aerosol art, appunto, alla breakdancing, passando per il rap.
Oggi, purtroppo, questi elementi vengono troppo spesso presentati separatamente e perciò si è persa di vista l’essenza di questa Cultura, che è il collante dell’Hip-Hop e delle sue diverse discipline.
Nella mostra “Tributes”, ospitata all’interno di un Hotel 4 stelle del centro di Milano e patrocinata da Streetartinstore, Esa espone le sue tele, realizzate con spray e pennarelli, che ritraggono i musicisti che lo hanno ispirato. I suoi ritratti-tributo sono dedicati sia a leggende dell’Hip-Hop come Jay-Z, Slick Rick o Mos Def che ad altri giganti della black music, da Donna Summer a Micheal Jackson.
Come quando ha tra le mani un microfono, Esa dimostra di essere un artista con uno stile chiaramente riconoscibile, una marcata personalità ed un grande estro.
La forza principale di questa mostra, però, è l’amore per la musica e l’arte che traspaiono dalle sue opere e che si fondono in un unico elemento: chiamatelo, pure Hip-Hop.
La mostra “Tributes” di Esa è a ingresso libero e si trova presso l’hotel NH Collection President in Largo Augusto 10, Milano fino al 18 gennaio 2020. Non perdetevela!