Selezione Hip Hop di Ottobre
Abbiamo preparato delle brevi recensioni per guidarvi all’ascolto di alcuni dei migliori progetti Hip-Hop del mese, selezionati per voi dalla redazione di Throw Up Magazine. Sintonizzatevi sulle nostre playlist di Spotify e… Buon ascolto!
A 21 anni di distanza da The Realness, l’album di debutto di Cormega, diventato un classico e prezioso diamante del lirismo di strada più puro, il rapper del Queensbridge (New York) decide di tornare sulla scena, dopo qualche anno dal suo ultimo lavoro, con il seguito del capolavoro che ha lanciato la sua carriera. The Realness II inizia con una sentenza incontestabile che riassume al meglio la storia di Cormega e ciò che le sue rime rappresentano: “A street legend that raps elite level/ Either way you can’t see MEGA/ Reversed is A-GEM/ sustained pressure to shine brighter than rhyme writers”. Il tempo scorre, ma Mega rimane un maestro nell’arte di cristallizzare la realtà e le verità essenziali della vita in versi da consegnare ai posteri e agli ascoltatori pronti a riceverli. Poeta e filosofo di strada, Cormega, oggi, rispetto a 20 anni fa, può vantare di aver trasformato la propria street knowledge in saggezza e, come egli stesso recita nelle sue rime, c’è una sostanziale differenza tra i due concetti. Questa sarà solo una delle tante “perle” che troverete incastonate nel nuovo album di Cormega, impreziosito dalla collaborazione di altri grandi maestri delle rime come Nas, Lloyd Banks e Havoc.
Con “10” si chiude, probabilmente, una delle saghe piu’ epiche della storia della musica e della cultura Hip-Hop (siamo convinti di ciò) . 10 anni fa, la mente di Westside Gunn partoriva il primo capitolo di Hitler Wears Hermes, dividendosi tra uno scantinato di Atlanta e le strade di Buffalo, dove il rapper e CEO della Griselda Records affonda le proprie radici, dando il via ad un cammino che avrebbe rivoluzionato la storia recente di questa cultura e l’industria musicale del Rap. D’altronde, A.A. Rashid, filosofo e insegnante con un passato in strada e in prigione, la cui voce abbiamo già imparato a conoscere lungo le tappe di questo percorso, ancora una volta, nella traccia introduttiva del disco, illustra al meglio cosa questo viaggio ha rappresentato e continua a rappresentare per la Cultura. WSG, nella sua geniale capacità di pensare fuori da schemi convenzionali, sorprende ancora una volta gli ascoltatori. Curando la direzione artistica di 10, infatti, il rapper di Buffalo riesce a far coesistere le “trappate” tamarre di Doe Boy su le 808 arrangiate da suo figlio, con le rime consapevoli di Mos Def & Talib Kweli; le “lezioni di scienza” di Busta, Ghost & Rae e il coca rap dei suoi tiratori scelti, Stove God e Rome Streetz, con A$AP Rocky e i Run The Jewels; le urla di DJ Drama con le poesie di Keisha Plum, il tutto tagliato con i soliti samples geniali suonati dai vari producers prescelti e frullato con gli iconici “boo-boo-booms” o i freestyle di un vero crackomane. Come sentenzierebbe lo stesso Westside Gunn: “esiste un solo ed unico Fly God” e noi adoriamo questo culto.
Qualche mese fa abbiamo avuto l’onore di intervistare il produttore di Boston con origini italiane Michaelangelo, che ci ha raccontato della grande qualità del movimento underground di Boston, una delle scene piu’ attive del momento, di cui egli è uno dei piu’ validi contributori grazie alle sue produzioni. Come dargli torto!? Ne è dimostrazione il nuovo progetto di BoriRock, MC di Boston di origine portoricana, che Michaelangelo orchestra in maniera sopraffina con le sue produzioni, intitolato On Dogz. Segnatevi il nome di questo rapper boricua, perché, almeno per quanto ci riguarda, potrebbe essere la rivelazione per questo 2022: BoriRock, infatti, porta barre, attitudine di strada, stile e carisma a profusione. On Dogz conferma non solo lo stato salute della scena underground di Boston, ma di come la sua coesione stia elevando tutto il movimento. Ne è dimostrazione, la presenza ricorrente di altri nomi eccellenti del panorama Hip-Hop locale come ad esempio Primo Profit, Rlx e Shaykh Hanif. Noi abbiamo questo album in repeat e, se non l’avete già fatto, vi consigliamo di andare a rivisitare tutta la discografia di BoriRock!
Quando il leggendario producer dei Cypress Hill, DJ Muggs, e il rapper nativo del New Jersey di origine colombiana, CRIMEAPPLE si incontrano, ormai, sappiamo già che ne verrà fuori qualcosa di straordinario. Questa volta hanno voluto, però, spiazzare tutti con un progetto rappato integralmente in spagnolo. Nei precedenti progetti, in realtà, CRIMEAPPLE ci aveva già abituato a mescolare al suo inglese qualche frase in spagnolo, ma non si era mai spinto oltre a qualche verso o brano. D’altra parte, invece, il produttore losangelino, Muggs, che grazie alla sua lunga esperienza nei Cypress Hill, tra i primi a sdoganare il rap “spanglish” nel mondo, ed essendo in qualche modo legato alla grandissima comunità Hip-Hop chicana di L.A. (vedi alla voce Psycho Realm crew), conosce perfettamente la materia. Dunque non poteva arrivare in maniera piu’ naturale di così l’idea di sperimentare e sfruttare su un intero disco le capacità fonetiche del rapper di origini colombiane, che in pochi anni, partendo dalla scena underground del New Jersey, ha costruito una solida fanbase in tutto il mondo, soprattutto in America Latina e Colombia. Qui, infatti, il rapper aveva già piantato i semi e consolidato la sua audience latinoamericana, grazie ai precedenti album collaborativi con Muggs registrati a Medellin e Cartagena. Sin Cortar (“senza taglio”) conferma l’incredibile alchimia artistica tra CRIMEAPPLE e DJ Muggs, al di là del linguaggio utilizzato e apre nuovi scenari illimitati per il rapper Colombo-americano di Hackensack (NJ) .
Sotto la superficie esiste un esercito di MCs che da anni si battono, coltello tra i denti, a colpi di rime nel mondo “sotterraneo” della scena Rap, a tutti i livelli, motivati dall’amore per la cultura Hip-Hop e la convinzione che la loro arte meriti il rispetto dovuto, oltre al riconoscimento ottenuto. Tra le fila di questo esercito ci sono veterani che, grazie al loro contributo e resilienza, meriterebbero sicuramente medaglie e fiori per il loro apporto alla nella costruzione/manutenzione delle fondamenta della cultura, nonostante i loro nomi non siano menzionati in prime pagine titoli dei media di settore. Tra questi merita sicuramente un posto d’onore l’ MC della Virginia, Bless Picasso, che torna con Hell Or High Water: un nuovo progetto, non solo ottimamente rappato, ma anche estremamente ben confezionato. Sicuramente una delle migliori uscite del mese .
Nativo di Villiers-Le-Bel, comune del 95°arrondissement a Nord di Parigi, 404Billy ci porta tra i blocchi di cemento delle periferie francesi con un nuovo progetto, dove decide di mettere in mostra la versatilità del proprio repertorio e la capacità di sputare punchline su beat crudi che descrivano al meglio la realtà circostante. In verità, il rapper parigino ha già un solido background come liricista, essendosi fatto in passato le ossa nelle battle di freestyle ed avendo mostrato più di una volta le sue skills in altri progetti. In questo nuovo EP, intitolato BLKKKK VAN GOGH, però, sembra aver trovato nell’estetica hardcore e cruda in stile “Griselda” o Benjamin Epps, per rimanere da questo lato dell’Oceano, una dimensione congeniale al suo stile.
Quello che sta succedendo oltreoceano a livello musicale, dagli incredibili album partoriti dall’eterno DJ Muggs all’ormai, nota a tutti, scalata della Griselda Records e al ribollente underground a stelle e strisce, sta influenzando anche il mercato italiano, ovviamente, con tutte le difficoltà di penetrare un’industria del Rap, in generale, culturalmente impreparata e concentrata su un pubblico poco più che adolescenziale. Uno dei nomi che ha sempre avuto le carte in regola per farsi alfiere e ambasciatore di questo “rinascimento”, anche nel nostro paese, e ha la possibilità di arrivare ad una fanbase abbastanza estesa è, fuor di dubbio, Nex Cassel. Il rapper veneto è, infatti, da anni riconosciuto come uno dei migliori MC’s della scena italiana, ma le sue doti di produttore, invece, erano ancora sconosciute ai più. Infatti, con Mercato Nero, Nex adoperandosi agli strumenti di beatmaker, trasporta in musica le influenze e l’estetica del sottosuolo, organizzando un prodotto, non solo ovviamente corredato delle sue barre affilate, ma portandosi dietro alcuni dei migliori rimatori della penisola da Noyz Narcos al Danno, passando per la squadra MRGA, Gianni Bismark, Il Turco (GDB) ed Egreen.
“Most Official Stamp”, l’ultimo progetto del rapper di Brixton (Londra), TMO Trips ci è piaciuto talmente tanto che abbiamo voluto contattarlo per un’intervista. Si perché Most Official Stamp , a nostro parere, rievoca quelle vibrazioni e quell’ energia che il Rap di Londra, a nostro parere, sprigionava quindici anni fa, quando ancora l’hype e il successo commerciale, che il genere ha poi sperimentato vertiginosamente negli ultimi anni dall’esplosione della UK drill, era ancora in una fase embrionale. Noi lo abbiamo toccato con mano all’epoca, vivendo quei quartieri per un periodo: i ragazzi delle council houses a Brixton come ad Hackney e negli altri quartieri popolari, le cosiddette gang giovanili, sputavano barre guardando agli idoli oltreoceano come 50 Cent, i Dipset o i Coke Boys di French Montana. TMO Trips fa parte di quella generazione e i suoi primi mixtape e video risalgono, infatti, a quell’era. Oggi questo rapper londinese è rimasto fedele a quella mentalità per cui le barre contano ancora piu’ dell’hype e del cosiddetto “clout chasing” , ispirandosi all’estetica proveniente dall’’underground oltreoceano, dove alle skills liriche si accompagnano a samples e una cura artistica del prodotto a 360°.