Selezione Hip Hop di Novembre

Abbiamo preparato delle brevi recensioni per guidarvi all’ascolto di alcuni dei migliori progetti Hip-Hop del mese, selezionati per voi dalla redazione di Throw Up Magazine. Sintonizzatevi sulle nostre playlist di Spotify e… Buon ascolto!

Tortured in the Name of God’s Unconditional Love Vinnie Paz

Il rapper di Philadelphia di origini siciliane è a tutti gli effetti una leggenda della scena Rap underground mondiale e nessuno può strappargli questo titolo, vinto a suon di jab e ganci, lungo una carriera piu’ che ventennale, scandita da dischi scolpiti nel cemento e nella pietra, prima con i Jedi Mind Tricks e poi da solista. D’altronde, quando si è una montagna, una roccia, il tempo scorre in maniera diversa, si misura in ere, non in anni. Come il leggendario pugile, di cui tramanda il nome, il rapper di Philadelphia, è dotato di una resilienza stoica, grazie alla quale resiste ai colpi della vita e del tempo, rialzandosi se atterrato. Vinnie Paz, l’Mc, dimostra ancora oggi di poter competere ad alti livelli grazie al suo Rap senza fronzoli, ruvido e diretto, come Vinny Pazienza, il pugile che tornò sul ring per sfidare Roberto Duran, dopo un grave incidente automobilistico. Il nuovo album “Tortured in The Name Of God’s Unconditional Love” è una lunga combinazione di incessanti diretti e montanti al corpo e al volto, marchio di fabbrica del rapper di Philadelphia. Per la difesa del titolo, può contare al suo angolo un team d’eccezione composto tra gli altri da: Method Man, Dj Muggs, Kurupt, M.O.P, OT The Real, Ill Bill, Thirstin Howl The 3rd, Rass Kass, Recognize Ali e altri pesi massimi. 

What They Hittin 4 DJ Muggs x Jay Worthy

 

Onestamente, su queste pagine, dobbiamo ammettere di aver finito gli aggettivi per descrivere il genio di DJ Muggs. Quello che ha creato negli ultimi anni, nonostante avesse alle spalle una carriera già di per sé leggendaria, ha dell’incredibile per gli amanti di questa cultura. Il suo nome ormai è un timbro di garanzia che assicura la qualità sopraffina del prodotto. Come per i migliori vini, l’iconico produttore dei Cypress Hill certifica gli MCs, con cui sceglie di lavorare per confezionare questi album collaborativi, con una sorta di “Denominazione di Origine Controllata”. L’ultimo a ricevere meritatamente questo marchio di qualità da parte di DJ Muggs è il rapper di Compton, L.A, Jay .Worthy, il quale si è effettivamente reso protagonista di un 2022 in grande spolvero, grazie ad una sequela di lavori di ottima fattura che, a nostro parere, concorrono nelle classifiche dei migliori album dell’anno. Il nipote del vero Ricky “Freeway” Ross, Jay Worthy testimonia la propria versatilità sui soliti incredibili beats confezionati da Muggs: barre, ritornelli, flow equilibrati al punto giusto, “perfetti per accompagnare ogni genere di pietanza”.

Beyond Belief 38 Spesh & Harry Fraud

“Repetita iuvant”. avrebbero detto i latini, perciò, anche questo mese, vi proponiamo nella nostra lista di consigli musicali un nuovo progetto del rapper di Rochester (NY) 38 Spesh, accompagnato per l’occasione dalle produzioni inconfondibili di Harry Fraud. Infatti, se il marchio del produttore newyorkese è garanzia di qualità universalmente riconosciuta, non ci stancheremo mai di ripetervi quanto, a nostro parere, 38 Spesh meriti, ora, i suoi fiori e il riconoscimento come uno dei migliori liricisti nel rap game odierno. E quando parliamo di liricismo non ci riferiamo alle semplici capacità tecniche, ma a quelle qualità, che non sono solo frutto di talento naturale, ma sopratutto sintesi del bagaglio personale che un rapper si porta dietro e l’abilità nel trasmettere all’ascoltatore la propria esperienza e gli insegnamenti di vita da essa tratti. Solo in questo modo il rap, da puro intrattenimento e arte, diventa momento di crescita personale e collettiva. E 38 Spesh si trova, senza dubbio, all’interno di questo circolo elitario di MCs.

Beast Mode 5 Sheek Louch

Veterano decorato della squadra speciale THE LOX, Sheek Louch torna con il 5° capitolo della serie di mixtape intitolata Beast Mode, per mettere i puntini sulle i e tirare una linea su cosa sia “solido” e cosa no, chi è “costruito” e cresciuto in un certo modo, con certi valori, e chi no. Chi sputa barre di spessore contrapposto a chi deve fare balletti o ha bisogno dell’autotune per catturare la propria audience. Pochi, però, possono permettersi di affrontare discorsi del genere, risultando credibili e autorevoli. La storia e la carriera parlano per Sheek Louch. Un’altra generazione, un’altra era: non c’erano gli streaming e i follower comprati, i dischi li dovevi vendere per davvero; non c’erano i social, dove far finta di essere quello che non sei, la strada o l’avevi vissuta o non avevi diritto di parola a proposito, la realtà, prima o poi, ti avrebbe testato etc etc. Insomma, la retorica che in molti conosciamo e abbiamo già sentito e risentito, ma quando a predicare è uno con il vissuto, il carisma, l’esperienza, le skills e la carriera di Sheek Louch, tutti zitti e orecchie aperte: parla un O.G. A testimoniare la pasta di Sheek Louch, la solidità del legame e la lealtà che tiene insieme I LOX, Sheek, Jadakiss e Styles P, che dopo una carriera trentennale, ancora si spalleggiano nei rispettivi progetti, sputando barre infuocate come fosse il giorno uno. Aggiunge il carico la presenza in Beast Mode 5 di altri OGs come Fat Joe, M.O.P e Ghostface Killah.

Mötley Crüe Phones Blizz From Juice & Boob Bronx

 

Chi legge frequentemente le pagine dei nostri consigli mensili sa quanto ci piaccia, spesso e volentieri, scavare nei meandri della scena underground e proporre nomi, di cui magari molti di noi non erano a conoscenza. Ecco che abbastanza casualmente ci siamo imbattuti in questo “Motley Crue Phones”, progetto di Blizz From Juice e Boob Bronx, due rapper di Rochester, New York, i cui nomi ci erano in qualche modo familiari per qualche collaborazione potente insieme ad uno dei migliori MC’s della scena della zona Nord dello stato newyorchese, Eto. L’album, influenzato a livello di qualche sample e piu’ che altro di concept dagli episodi piu’ “nasty” e selvaggi della nota band hard-rock, diversamente, a livello di atmosfere sonore e tenore delle rime ci porta direttamente nella fredda stagione invernale, che caratterizza le latitudini di Rochester. Boob Bronx e Blizz From Juice, infatti, si alternano ottimamente al microfono con rime crude su produzioni glaciali, che ci intimano di stringerci il cappuccio della felpa, ben stretto sulla testa.  

ARM LEG LEG ARM HEAD 🇨🇦 Raz Fresco & Eric Right

 

Raz Fresco, MC, produttore e giovane fondatore dell’etichetta indipendente BKRSCLB, originario di Brampton (Ontario), è un vulcano d’idee che continua a lavorare senza sosta nel suo studio di registrazione, realizzando dischi ad un ritmo incessante. Come un vero artista è interessato  solo secondariamente a come reagisce il mondo esterno ai suoi lavori, in parametri di vendite o di regole dell’industria musicale, rispetto a dar sfogo alla propria vena artistica. Raz Fresco continua a produrre ed esternare in rime e beats la propria visione del mondo e della musica, sempre e comunque, osservata attraverso le lenti della Knowledge of Self e degli insegnamenti 5 Percenters ( potete capirne di piu’ leggendo l’intervista che gli abbiamo rivolto qualche mese fa: qui). Ne’ è un fulgido esempio questo nuovo progetto, interamente e magistralmente prodotto da Eric Right, intitolato per l’appunto Arm Leg Leg Arm Head (A.L.L.A.H), seguito dell’omonimo Ep pubblicato precedentemente.

S.O.D.A. 🇪🇸 SD Kong & Allan Parrish

 

Proprio poco prima della sua pubblicazione abbiamo avuto il piacere di intervistare uno dei due autori di questo ottimo album, il rapper madrileno SD Kong che, accompagnato dalle straordinarie produzioni di Allan Parish, porta in terra spagnola le vibes e le influenze provenienti dalla scena underground statunitense, sull’onda, ad esempio, di Roc Marciano, Griselda e via dicendo. La reinterpretazione in salsa castellana, che SD Kong e Allan Parish mettono in mostra con S.O.D.A, però non è una banale scopiazzatura del sound originale d’oltreoceano, ma una rivisitazione dal gusto sopraffino, curata egregiamente in tutti i dettagli, dalle magnifiche produzioni, al concept, all’esecuzione e alla scelta degli MCs che collaborano all’album. Non a caso, anche in questo caso, questi sono selezionati tra alcuni dei migliori nomi della scena underground internazionale, come il londinese SonnyJim o il rapper di Atlanta, Tha God Fahim. Potremmo dire, infatti, che S.O.D.A sia un album elegante, quasi come le strade del centro della capitale spagnola.

Kurayami 🇬🇧 Triple Darkness

 

L’anno scorso, l’MC di Londra Nord, Ray Vendetta ci raccontava sulle pagine di questo magazine di come lo storico collettivo/crew londinese di cui fa parte, i Triple Darkness, in patria fosse accostato, con i dovuti distinguo, al Wu Tang Clan. Kurayami il loro nuovo disco, a 6 anni dal loro ultimo, può aiutare a comprendere questo ingombrante paragone. La crew fondata da Cyrus Malachi, Melanin 9 e Crown Nectar e nel tempo ampliatasi di altri nomi, tra cui, Ray Vendetta, Tesla’s Ghost, Phoenix Da Fire o Neter Rootz , infatti, si muove con le personalità distinte e i diversi timbri vocali caratterizzanti ogni membro, tra atmosfere scure, spettrali e loop sporchi e minimali, come il leggendario gruppo di Staten Island N.Y.. Inoltre, la crew londinese, attraverso le rime dei suoi affiliati, racconta di un mondo plumbeo e minaccioso come il loro suono, in cui mescola le realtà delle strade dei boroughs di Londra con molteplici simbologie e riferimenti.

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