Selezione Hip Hop di Marzo
Abbiamo preparato delle brevi recensioni per guidarvi all’ascolto di alcuni dei migliori progetti Hip-Hop del mese, selezionati per voi dalla redazione di Throw Up Magazine. Sintonizzatevi sulle nostre playlist di Spotify e… Buon ascolto!
“A Written Testimony”, teoricamente, sarebbe il primo album ufficiale di Jay Electronica, se non fosse che ha un co-protagonista, alquanto, ingombrante: anche il suo nome d’arte è “Jay”, e non uno qualunque. Stiamo, infatti, parlando del miliardario proprietario e magnate dell’impero Roc Nation, Jay- Z. Non solo ha finanziato il disco, uscito per la sua etichetta dopo 40 giorni e 40 notti di ritiro ascetico in studio, da parte di Jay Electronica, ma è praticamente presente in quasi tutte le tracce dell’album. I due si scambiano, infatti, il microfono ( vi lasciamo decidere a voi chi con i migliori risultati) miscelando un condensato di riferimenti tra misticismo ed esoterismo islamico, street knowledge, santeria afro caraibica e arrampicamento sociale.
Conway The Machine e i suoi compari della Griselda Records, Benny, Westside Gunn e Daringer, hanno già compiuto una scalata straordinaria, ma la fame e l’ambizione della “Macchina” del team di Buffalo, Ny, non sono ancora soddisfatte. Dopo tutto ciò che ha visto e vissuto sulla sua pelle, non gli è passato per la testa nemmeno un secondo di accontentarsi: il suo obiettivo, come dichiara in questo ennesimo progetto, LULU, è entrare nei libri di storia di questa cultura. Del resto, un partner come The Alchemist, con cui Conway ha già dimostrato, anche, in passato di avere un gran feeling, non può che rendergli il compito più facile, grazie ai suoi beat micidiali. Conway the Machine, macinando barre su barre, con immagini vivide, sta facendo a brandelli tutti i rivali, verso il suo obiettivo.
Chi è Stove God Cooks? La prima volta che il suo nome è comparso sui nostri radar è stata questo inverno, quando, con una strofa memorabile nel brano “Puff Daddy” dell’ultimo album di Roc Marciano (Marcielago, 2019), ha tenuto testa alla leggenda di Long Island. D’altronde, di God Cooks, Roc Marci ne è, anche, lo sponsor principale, insieme a Busta Rhymes, che lo ha arruolato nella sua etichetta Conglomerate.
Non solo: anche l’intera produzione di Reasonable Drought è diretta interamente da Roc Marciano, che, da beatmaker sottovalutato qual’è, ritaglia un tappeto sonoro, con campioni anni ’70 -’80, incredibile. Infatti, l’incontro tra le produzioni di classe di Roc Marci e il gangsta-gospel di Stove God Cook$, crea l’effetto di trasportare l’ascoltatore in uno di quei film polizieschi o blaxploitation anni ‘70, con papponi, spacciatori e poliziotti corrotti. Ma ci potremmo mettere la mano sul fuoco: le rime di Stove “God” Cooks, non sono frutto di una sceneggiatura cinematografica e, presto, sentirete parlare ancora di lui!
Seppure il nome di Estee Nack abbia iniziato a far rumore nella scena underground solo da qualche anno, il rapper di Lynn (Massachusset), di origini dominicane, è attivo da più di una decade, dagli esordi con il collettivo Tragic Allies. “Baladas”, prodotto interamente da Superior, infatti, è solo l’ultimo progetto di un vastissimo catalogo.
Lo stile non ortodosso e le immagini, dense di vita di strada, di Estee Nack, a sorpresa, si fondono perfettamente con le produzioni del beatmaker tedesco. Il risultato, come suggerisce il titolo, sono vere e proprie ballate di strada, o meglio, de la calle. Baladas è già uno dei nostri progetti preferiti del 2020.
Ransom è, insindacabilmente, uno degli MC’s più sottovalutati dell’ultima decade, complice, forse, anche, la sua diffidenza verso certi riflettori. Questo Ep, che contiene solo 4 brani, mette, però, in mostra tutto il devastante talento del rapper del New Jersey, che unisce tecnica incredibile ( per la quale, spesso, viene scomodato Kool G Rap) e contenuti di chi è considerato, a pieno titolo, un O.G.. Director’s Cut , prodotto interamente e magistralmente da Nicholas Craven, soprattutto, ci fa sperare che Ransom torni a rifornirci più spesso di nuova musica.
The Jacka (R.I.P) è stata un figura che purtroppo, almeno in Italia, non ha mai avuto l’attenzione che avrebbe meritato, ma negli Stati Uniti è legittimamente considerata una leggenda dell’Hip-Hop West coast. Ex membro dei Mob Figaz (con C-Bo) e simbolo della Bay Area e di Oakland, dopo una vita passata tentando di lasciarsi alle spalle un passato difficile, viene assassinato nel 2015. Questo primo disco postumo vanta la collaborazione di diversi grandi nomi e leggende ( tra cui Cormega, Freddie Gibbs, Killah Priest, Styles P e altri) venuti a rendere omaggio, su Murder Weapon, non solo ad un emblema di questa Cultura, per alcuni di loro, anche un vero proprio amico.
Un contributo importante all’ondata underground emersa negli ultimi anni nella east coast degli Stati Uniti è stato, senza dubbio, fornito da diversi MCs con origini latino americane. Uno di questi è Primo Profit, originario di Medellin, Colombia, ma residente nella zona est di Boston, in un’area rinominata Mede Bean, per la presenza di una vasta comunità colombiana. In “Callejero Vagabundo”, sugli ottimi beats di Vago, Primo Profit, con la sua voce grezza, mescolando inglese e lingo colombiano, assesta crude rime di strada, dove non mancano riferimenti alla sua madrepatria. Tomalo!!
Vi abbiamo già parlato in più occasioni nelle recensioni dei mesi passati della street crew di Rochester (Upstate New York) Da Cloth, ma ancora non ci eravamo soffermati su uno dei suoi componenti, M.A.V. . Con Angelz and Demonz 2 , supportato dai beats di Hobgoblin, dimostra di non avere nulla da invidiare a Rigz, Mooch, Rob Gates e gli altri compari della squadra, anzi, potrebbe rivelarsi l’arma segreta del collettivo. Rime e storie crude che odorano del sapore acre e sporco delle strade di Rochester.