Selezione Hip Hop di Maggio
Abbiamo preparato delle brevi recensioni per guidarvi all’ascolto di alcuni dei migliori progetti Hip-Hop del mese, selezionati per voi dalla redazione di Throw Up Magazine. Sintonizzatevi sulle nostre playlist di Spotify e… Buon ascolto!
Tante (forse anche troppe?) parole sono già state spese, a destra e a manca, sull’ultimo album del rapper di Compton. Approcciarsi ai lavori di Kendrick Lamar richiede tempo e pazienza per calarsi appieno nei pensieri complessi e per capire i molteplici livelli semantici delle rime del rapper più iconico (che iconico non vuole essere) di questa era. Lo stesso K.Dot, infatti, cerca di urlare in tutti i modi al mondo come questa, spesso, esagerata idolatria e venerazione nei confronti del personaggio Kendrick Lamar abbia travalicato i limiti di ogni realtà e logica, diventando un fardello insostenibile per la sua stessa persona. Kendrick (ritratto sulla cover come un Cristo del ghetto) si spoglia dell’aura messianica di santone che gli è stata cucita addosso negli anni e viene a noi con tutti i suoi peccati e debolezze, per confessare, essenzialmente a tutti coloro che lo avevano eletto a “Salvatore”, di essere un comune peccatore come tutti quanti…Parola di Kendrick Lamar! Almeno, tra le diverse chiavi di lettura di Mr.Morale & The Big Steppers questa è quella che ci piace di più.
La scena underground statunitense ci ha abituato molto bene in questi anni con una pletora di MC’s affamati e talentuosi. Nonostante sia in minoranza, esiste anche una “quota rosa” altrettanto valida di ragazze “sputatrici” di barre e rime crude. Una di queste è senza dubbio Chyna Streetz, che spesso abbiamo apprezzato come partner-in-rhyme di Rome Streetz. Il suo nuovo EP solista “Hourglass” dimostra che questo non è un gioco per soli uomini e che, anzi, Chyna Streetz può stare a centro ring e reggere lo scontro gomito-a-gomito con molti degli MCs “brutti, sporchi e cattivi” che popolano i bassifondi della scena Hip-Hop newyorkese…
Non si può certo dire che il rapper di Buffalo, El Camino, non sia uno che non si dà da fare e, come dicono al di là dell’oceano in questi casi, un “hustler”. Nel giro di qualche anno ha pubblicato un numero impressionante di album ed EP, tutto indipendentemente, e lanciato un brand di abbigliamento “Anti Gun Violence” (https://antigunco.com/), raggiungendo un buon successo. Con il suo ultimo lavoro musicale, intitolato, “Let There be Light”, El Camino però si rivela ai suoi ascoltatori come non aveva mai fatto, pubblicando il lavoro più intimo della propria discografia. Il rapper di Buffalo (NY) tocca in questo album, infatti, argomenti personali come la tragica morte della sorella, le umili origini della propria famiglia, i problemi legali che lo hanno tartassato e i dubbi che lo attanagliano riguardo alle amicizie che lo hanno circondato. Anche musicalmente, le atmosfere morbide dei beats, conditi da samples soul e R’n’B malinconici, e le abilità canore di El Camino nei ritornelli, evocano le “struggles” e tutto il dolore personale riversato in questo disco, come se fosse un blues contemporaneo.
Il rapper della zona di Kensington (Philadelphia), OT The Real unisce le forze al grande DJ e produttore di Boston, Statik Selektah, per un nuovo lavoro intitolato “Maxed Out”, dimostrando il perchè sia diventato uno dei nomi piu’ caldi della scena Rap di Philly negli ultimi anni. La voce cruda, il talento, la determinazione di OT The Real dipingono in maniera credibile il racconto del passato complicato tra galera e vita di strada, finalmente lasciatosi alle spalle, e una rinnovata visione della vita… Statik Selektah come al solito confeziona un tappeto musicale nel solco del proprio stile classico a cui ci ha abituato lungo un’incredibile carriera trentennale.
Y.N.X 716, MC di Buffalo e Aaqil Ali, da Mount Vernon (NY), a nostro parere, sono tra i nomi piu’ sottovalutati della nutrita scena underground americana e questo Dusty Soul’s, progetto collaborativo che li vede unire le forze, ne è la lampante dimostrazione. I due infatti, entrambi dotati di ottima penna e flow, si alternano al microfono sputando il dolore delle loro esperienze e la speranza di una vita felice per loro e i loro figli, scrollandosi di dosso la polvere del passato e facendo tesoro delle lezioni che la vita ha impartito loro. Dusty’s Soul è Hip-Hop che fa bene all’anima, per chi si immedesima nei racconti di questi due talentuosi emcees.
Il forno di Nicholas Craven, producer di Montréal (Canada) è, secondo noi, uno dei più prelibati sulla faccia della terra, ci potremmo mettere la firma ora. I beats che sforna, impastando samples ritagliati con palato sopraffino, sono sempre deliziosi e gustosi. Questa collaborazione tutta canadese con l’Mc di Brompton (Toronto) fondatore del BKRS (Bakers) CLUB, Raz Fresco, fa sì che le creazioni di Nicholas Craven possano essere impreziosite e insaporite dall’acuta intelligenza e saggezza dell giovane cuoco di rime, e viceversa. Dunque, ciò che viene servito ai commensali non possono che essere 30 minuti di ottimo cibo per l’anima.
Giù il cappello per tutto quello che Gionni Gioielli e MxRxGxA, il movimento di Mc’s e produttori messo in moto dal rapper veneto, stanno facendo. Questo manipolo sempre piu’ consistente, infatti, sta cercando di dare solidità e coesione alla scena underground italiana, quella che predilige il Rap fatto come una volta, quello, se volete, vecchio stampo, dove piu’ di ogni calcolo puramente monetario, contava mettere in mostra le proprie skills e competere. Il tutto divertendosi a fare ciò che più piace loro: barre e samples. Ecco allora l’ennesimo lavoro targato MxRxGxA del 2022, prodotto da Gionni Gioielli questa volta per Montenero, rapper milanese che negli ultimi ha ritrovato l’ispirazione, pubblicando indipendentemente e senza sosta un numero consistente di progetti, percorrendo parallelamente la strada intrapresa dalla truppa messa in piedi da Gioielli e spesso incrociandola. In Ligera Memories le barre di Montenero rispolverano i vecchi codici e ricordi di una Milano popolare che sembra ormai svanita all’ombra degli “happy hour” e del lifestyle da influencer.
L’estetica ricercatamente sporca e grezza resuscita dalla Griselda Records ha, anche, in Italia dei giovani interpreti, talentuosi e dal potenziale estremamente interessante, che hanno deciso di riunirsi, con il nome di Santa Sede, in un concilio di barre crude e beat grezzi e oscuri. Questo collettivo, formato dagli emergenti Rolls Roiz (già in orbita MxRxGxA), Less Torrance, Davide Bates e Lord Lamont, dimostra che, anche nella scena italiana, c’è un futuro brillante per questo sottogenere di Rap ispirato a certi canoni del passato, ma rinfrescati da un’attitudine nuova.