Selezione Hip Hop di Giugno
Abbiamo preparato delle brevi recensioni per guidarvi all’ascolto di alcuni dei migliori progetti Hip-Hop del mese, selezionati per voi dalla redazione di Throw Up Magazine. Sintonizzatevi sulle nostre playlist di Spotify e… Buon ascolto!
Leggenda di Atlanta e ½ dei Run The Jewels, Killer Mike ritorna con un nuovo album solista, accantonando per un attimo la strada intrapresa con il socio dei RTJ El-P, nel quale decide di dar voce alle diverse anime della capitale della Georgia, passando in rassegna anche le diverse influenze musicali che si respirano in città, da quella piu’ gospel, introspettiva e politicamente impegnata, al rap di strada e alle melodie tipiche della scena trap locale, riuscendo a riunire sul suo disco Future, Andre 3000, Young Thug, 2Chainz, 6Lack e molti altri. Killer Mike, infatti, fa di “MICHAEL” un manifesto della sua incredibile carriera e una dedica alla sua città natale, nel quale racconta la propria vita, le diverse sfaccettature e le problematiche delle strade di Atlanta e dell’America. A nostro parere questo è uno degli album più completi e densi usciti negli ultimi anni.
Ormai siamo abbonati e fan accaniti di questa serie di tapes dei due rapper losangelini T.F. (South Central) e 2Eleven (Inglewood), intitolata Skanless Levels, oggi giunta al 4°episodio. Nonostante i due siano affiliati a i set delle gang locali notoriamente antagonisti, la loro chimica sul microfono e il loro rap, che ricorda i fasti del gangsta rap West Coast degli anni novanta, ci racconta la realtà di una Los Angeles molto meno romanzata e banale, ma piu’ articolata e complessa, rispetto alla narrazione stereotipata e sorpassata che ci arriva solitamente delle strade di L.A. Inoltre, l’ambientazione, i temi e la tradizione musicale cittadina si mescolano con la scena underground che attraversa gli Stati Uniti da costa a costa, come dimostrano le apparizioni di Jay Worthy da Compton, della leggenda dell’underground newyorchese Roc Marciano o della nuova punta della Griselda, Rome Streetz. Ciò dimostra che fortunatamente la realtà attuale della scena Hip-Hop è un ambiente molto più dinamico, aperto a contaminazioni e meno schematico rispetto a quello che si poteva pensare un tempo. Gli unici fattori che contano e demarcano i livelli sono la qualità del Rap, della musica e l’autenticità del messaggio, cose che puntualmente ritroviamo nei volumi di Skanless Levels e nel rap di 2eleven e T.F.
Nella scena Hip-Hop The Alchemist è notoriamente sinonimo e marchio di una classe superiore al resto. Il Dom Pérignon, l’Hermes, l’ Audemar Piguet della produzione musicale, ma quello che rende ancor piu’ speciale questo produttore è il desiderio costante di sperimentare, conoscere, approfondire e il coraggio di collaborare con artisti della scena underground, dandogli la possibilità di mettersi in luce ed esaltarsi sulle lussuose trame sonore che tesse. Ogni volta che l’Alchimista di L.A. pubblica un nuovo progetto noi voliamo alto e compriamo ad occhi chiusi.
Ci piace sempre inserire nella nostra rubrica dei consigli mensile qualche progetto decisamente underground e condividere con voi il piacere di scavare nel meraviglioso sottosuolo della scena Rap statunitense. Uno dei progetti che sicuramente ha attirato maggiormente la nostra attenzione, forse anche un po’ a sorpresa, è quello confezionato dal rapper di Niagara Falls, Jamal Gasol ( potete recuperare l’intervista che gli abbiamo fatto qui) e quello di Chicago, Vic Spencer. La connessione tra città della zona dei Grandi Laghi, ci restituisce un progetto dal concept ironico che si lascia ascoltare piacevolmente, grazie alle produzioni, per lo più jazz e soul influenced, e il flow complementare dei due rappers, che si abbina perfettamente anche al tappeto sonoro di The Right Way For Dummies.
Il talento lirico del rapper di Palermo Johnny Marsiglia è sempre stato considerato tra i piu’ puri in circolazione. Spesso però la profondità e capacità di analisi dell’animo umano che sono capaci di dare forza alla penna di un artista, elevandolo sopra la media, possono diventare però anche causa di insicurezza che potrebbe tramutarsi in una sorta di blocco dello scrittore e incostanza della produzione musicale, impedendo lo sbocciare del pieno potenziale artistico. Johnny Marsiglia ha aspettato di pubblicare Gara 7 per racchiudere tutte le paranoie, gli up&down, i dubbi, le incertezze e debolezze, ma anche i momenti di eccessiva sicurezza, gioia, determinazione, spregiudicatezza vissuti dal rapper negli ultimi anni di assenza dalla scena musicale, sviscerandoli in un album intenso e profondo. D’altronde come ci racconta lo stesso rapper la vita è come una Gara 7 punto a punto, dove a volte vai sotto, a volte sei sopra, l’importante è lottare fino all’ultimo, rimanendo fedele alle proprie convinzioni di gioco.
La giovane promessa del rap underground milanese Armani Doc (leggi l’intervista) si mette alla prova in un nuovo breve progetto interamente prodotto interamente da Garelli, uscendo da quella che ormai si era abilmente costruito come propria zona di comfort all’interno dei progetti targati MxRxGxA, dove in questi ultimi anni si è messo in luce come uno dei piu’ promettenti liricisti della scena milanese. Infatti, i beats differenti cucitigli addosso da Garelli hanno il merito di rinfrescare il suono del suo rap, ma allo stesso tempo confermare le doti che lo hanno fatto conoscere nella nicchia dell’underground milanese. Le barre arroganti e precise chiuse con stile di Armani si sposano, infatti, con i beat dal sapore fresco, confezionate da Garelli.