Selezione Hip Hop di Giugno
Abbiamo preparato delle brevi recensioni per guidarvi all’ascolto di alcuni dei migliori progetti Hip-Hop del mese, selezionati per voi dalla redazione di Throw Up Magazine. Sintonizzatevi sulle nostre playlist di Spotify e… Buon ascolto!
A nostro parere il rapper di South Central (Los Angeles) T.F, in un’ipotetica premiazione, sarebbe uno dei maggiori candidati ad essere MVP di questo 2022. Già autore, infatti, di uno dei migliori album della prima metà dell’anno ( “Blame Kansas”), il rapper affiliato alla Lord Mobb (crew di Flee Lord per intenderci) e resosi noto in passato grazie alle collaborazioni con Schoolboy Q, ritorna protagonista in questa calda estate, fornendoci una colonna sonora perfetta per le temperature bollenti, in stile losangelino, che stanno affannando le nostre strade. Spalleggiato dal partner-in-crime di Inglewood, 2 Eleven a.k.a Deuce Eleven, i due rapper pubblicano “Skankless Levels 3”, seguito del già ottimo secondo capitolo della serie uscito pochi mesi prima. 2 Eleven e T.F, nonostante siano cresciuti nelle due famose opposte fazioni della Città degli Angeli, dimostrano grande affiatamento e ridanno, finalmente, nuova linfa e lustro al gangsta rap della West Coast.
Se è vero che non si può che essere tifosi dell’evoluzione che Conway The Machine ha intrapreso nell’ultimo paio d’anni, che lo ha portato, da una parte, a creare Drumwork, il proprio brand indipendente, e, dall’altra, a una più matura coscienza artistica, culminata con il suo ultimo toccante album ” “God Don’t Make Mistakes”, a noi mancava il Conway incazzato dei primi progetti con la Griselda Records. Ci voleva, forse, l’enigmatico producer Big Ghost Ltd. e i suoi beats, per far tornare al rapper di Buffalo quella bava alla bocca e fame che lo hanno trasformato in pochi anni in una leggenda vivente e uno dei migliori MC’s del pianeta terra? Oppure, semplicemente, Conway è ormai in grado di indossare un vestito diverso a secondo di ogni stagione, che sia quella della “caccia” o quella dei “pranzi di gala”? In ogni caso, la Macchina sta dimostrando di possedere anche grandi qualità di leader, dando la possibilità agli artisti Drumwork, di far brillare il proprio talento in ogni nuovo progetto.
Nonostante l’amaro in bocca per le NBA Finals appena concluse, la città di Boston può dirsi soddisfatta del glorioso team cittadino, tornato finalmente a giocare in palcoscenici che competono al suo blasone. Allo stesso modo, la capitale del Massachussets può vantare una sempre piu’ forte scena Hip-Hop locale ricca di talento, sia a livello piu’ popolare che, soprattutto, underground. Il roster bianco-verde del panorama underground di Boston può contare su producer e MC’s estremamente validi, come MichaelAngelo, produttore di origini italiane, e il rapper Primo Profit, rappresentante della nutrita comunità colombiana di East-Boston. Todo Por La Plata mette in mostra le qualità dei due protagonisti: da una parte il crudo rap di strada e l’orgoglio boricua di Primo Profit, dall’altra la colonna sonora a tinte scure perfettamente composta da MichaelAngelo per accompagnare le rime del rapper di origini colombiane.
La maratona del compianto Nipsey Hussle (R.I.P) deve continuare a tutti i costi, è l’imperativo dei suoi fedelissimi, tra cui il rapper di Long Beach, J-Stone che, dopo “Definition Of Loyalty” e “Definition of Pain” pubblica il terzo volume della trilogia intitolato, “Definition Of Sacrifice”. J-Stone con il suo Rap porta avanti quei valori integri di cui Nipsey si era fatto portavoce a livello mondiale, prima di essere meschinamente ucciso da un componente della stessa comunità che il rapper aveva difeso e tentato di elevare a tutti i costi. In Definition of Sacrifice, come negli episodi precedenti, J-Stone dimostra la capacità di sapersi adattare a differenti atmosfere musicali, senza però snaturare il proprio messaggio e continuando a sventolare ben in alto la bandiera a scacchi ereditata da Nipsey Hussle.
Il giovane rapper di Buffalo, anche questo mese, ritorna protagonista della nostra rubrica dei consigli mensili. Seppure cerchiamo di proporvi e consigliarvi sempre nuovi nomi, non abbiamo potuto fare a meno di inserire per il secondo mese consecutivo un progetto di ElCamino. Infatti, a differenza di tanti colleghi impegnati a recuperare le tournée perse durante gli ultimi 2 anni di pandemia, ElCamino rimane estremamente concentrato sulla musica e sui propri side-businesses, chiuso nello studio di registrazione. I risultati sono evidenti: il suo nuovo tape, intitolato ElCamino 3, dimostra una sempre maggiore capacità di autoprodurre indipendentemente album di qualità, partendo dalla selezione dei beats e dei producers reclutati, come Harry Fraud, Cee Gee o Camoflauge Monk, arrivando ai featurings (38.Spesh, Jay Worthy, A$AP Ant, King Ralph e Loveboat Luciano) e all’efficace sequenziazione dei brani.
Jamil Honesty e Squeegie O rendono omaggio al complesso popolare dei Mariners Harbor projects di Staten Island, l’isolotto newyorkese messo sulla mappa dal Wu-Tang Clan. E’ in questi casermoni che sono cresciuti entrambi gli MC’s autori di questo progetto, appunto intitolato Harbor Kidz, nonostante Jamil Honesty si sia, in realtà, trasferito da tempo a Baltimora nel Maryland. I nostalgici delle sonorità classiche della Grande Mela apprezzeranno sicuramente questo disco, nel quale i due rapper scambiano versi al microfono dimostrando le proprie abilità e condividendo le storie del quartiere che li ha plasmati durante la loro gioventù.
VEUST una volta conosciuto anche come Veust Lyricist è un veterano della scena Rap della Costa Azzurra, originario di Vallauris, banlieue tra Nizza e Cannes. Nonostante abbia da tempo ufficialmente eliminato “lyricist” dal suo nome d’arte, questa è la qualifica e caratteristica principale che più gli si addice dopo una carriera ventennale. Le rime taglienti ed ironiche e il flow navigato che fanno parte del suo repertorio gli garantiscono, infatti, di poter cavalcare qualsiasi tipo di beat e sonorità, mantenendo tutt’oggi un livello qualitativamente elevato per quanto riguarda la scrittura. Non a caso il suo nuovo progetto intitolato CE BON VIEUX VEUVEU vanta anche la partecipazione di liricisti di prim’ordine come Alpha Wann, Infinit e Akhenaton degli IAM.
L’influenza che la Griselda Records e Roc Marciano hanno avuto sull’ Hip-Hop underground è arrivata ad ogni angolo del globo, ispirando Mc’s e beatmakers di ogni nazionalità. Così anche nella capitale spagnola, a Madrid, loops drumless, samples, barre, un’ estetica artistica a 360 gradi (dai videoclip agli artwork) e un maggior focus e cura del prodotto fisico, hanno trovato i loro validi interpreti. L’MC madrileno, SD Kong, grazie ai diversi progetti pubblicati nell’ultimo paio d’anni, rispettando questa formula che rivisita e rinfresca il Rap anni ‘90, è sicuramente diventato uno degli esponenti di punta di questo “rinascimento” in Spagna, come fu El Greco nel XVI secolo. Se amate questa corrente, ascoltate il suo ultimo lavoro, Savoir Faire 2, accompagnato dalle bellissime produzioni di C.Spaulding, che vede anche le collaborazioni internazionali, tra gli altri, del rapper afro-francese Benjamin Epps e l’MC del Bronx, The Musalini.