Selezione Hip Hop di Gennaio
Abbiamo preparato delle brevi recensioni per guidarvi all’ascolto di alcuni dei migliori progetti Hip-Hop del mese, selezionati per voi dalla redazione di Throw Up Magazine. Sintonizzatevi sulle nostre playlist di Spotify e… Buon ascolto!
È ormai di dominio pubblico che da qualche mese i mercati siano preoccupati per l’inflazione galoppante. Chi segue da vicino la scena Hip-Hop internazionale sa bene che, come in altri scenari economici, da anni stiamo assistendo ad un turbinio di bolle e trend volatili. Prendete la drill oggi. In tempi come questi, qualsiasi investitore accorto sa però che c’è un bene rifugio che più di tutti ha dimostrato la propria solidità e ha mantenuto intatto il proprio valore nel corso della storia dell’umanità: l’Oro, il metallo prezioso per eccellenza. Ugualmente nella musica e nell’Hip-Hop, come nella vita, ci sono valori, caratteristiche e qualità, che sono immuni alla volatilità delle mode momentanee e che rimarranno sempre validi di fronte alla prova del tempo. Come dimostra l’album in questione, appunto intitolato “GOLD”, questi valori e qualità sono incarnate esemplarmente da DJ Muggs, leggendario produttore dei Cypress Hill, del cui incredibile contributo culturale alla scena Hip-Hop degli ultimi anni abbiamo già ampiamente parlato nelle nostre pagine e da Rigz, giovane MC di Rochester (NY) membro della crew Da Cloth. Se volete fare un investimento sicuro, ascoltate quest’album!
Il Rap può essere “cibo per la mente” e non perché in grado di accendere la tua fantasia oppure di farti muovere il collo e il culo e farti saltare dalla sedia per l’incredibile tecnicismo o impressionarti per l’attitudine. Il Rap, quando servito dai liricisti più dotati, come nel caso della talentuosa MC di Buffalo (NY) Che Noir, ti fa fermare e riflettere: quello che viene detto cristallizza e rappresenta, in maniera sentita, frammenti di realtà, che possono o meno rispecchiare la propria, ma ne danno una lettura talmente intelligente che ti costringono a pensare. Questo è il rap di sostanza che propone questa ragazza di Buffalo, senza troppi giri di parole e tecnicismi fini a se’ stessi. Che Noir, oltre ad essere diventata una delle migliori liriciste del momento, è autrice anche di diversi beats di Food For Thought. Talento vero.
Leggete la sua intervista sulle nostre pagine qui.
Bugzy Nino a.k.a Supreme Cerebral, MC di Santa Ana (California) è senza dubbio uno dei piu’ assidui “lavoratori” della scena underground a stelle e strisce. La prolificità di Supreme Cerebral però non va mai a discapito della qualità dei suoi progetti. Dopo più di 20 anni passati a battagliare nella scena underground, sa esattamente come modellare la propria musica, diventata ormai estensione del proprio pensiero e intelletto, tanto da entrare nei favori di totem della scena come Roc Marciano, Ghostface Killah o Planet Asia. Coadiuvato dalle ottime produzioni di Clypto, con “The Loop 2: The House of Loops”, Supreme Cerebral inizia questo nuovo anno alla grande.
Questo progetto, di circa un quarto d’ora, intitolato “Tales of A Grand Wizard” creato da Lunatic x Kill Floor Records e distribuito da Cocareef entra di diritto tra i nostri progetti preferiti del mese. La benzina che corrobora la scena underground americana è sicuramente l’unione e la collaborazione tra i diversi protagonisti di questo movimento. Così abbiamo scoperto questo MC della Virginia, grazie alla presenza su questo breve progetto di alcuni tra i nostri rapper preferiti della scena underground tra cui Estee Nack, Ricky Hyde e Bless Picasso. Una scoperta esaltante vista la qualità del progetto. Le rime e la personalità di Lunatic sono riflesso di un MC navigato, non solo nelle scienze del microfono ma soprattutto nella scienza della vita. Le produzioni e i featurings, come detto, fanno da cornice perfetta a questo ottimo progetto.
L’Hip-Hop è il linguaggio universale che più si presta a raccontare i fenomeni sociali e a dar voce ai popoli e agli individui che di voce in capitolo sulla Terra non ne hanno. L’esigenza di esprimere i propri linguaggi, desideri, sentimenti, valori e rancori è stata codificata dal popolo afroamericano e dalle minoranze dei ghetti newyorkesi in una cultura popolare che ha dimostrato di essere valida e poter attecchire in tutti gli angoli del pianeta, raccontando il disagio e i sogni di chi normalmente non è considerato dalla società.
Oggi più che mai, uno dei paesi al mondo con più contraddizioni sociali è sicuramente il Brasile e da qui, precisamente da Salvador de Bahìa, viene Gil Daltro, MC brasiliano autore di questo agguerrito EP, intitolato “Subversivo” prodotto interamente, invece, dal fortissimo beatmaker britannico Giallo Point. Quest’ultimo, infatti, compone una colonna sonora perfetta per il flow e le rime di Gil Daltro che descrive con rabbia mista a malinconia il malcontento e la frustrazione del popolo di Salvador de Bahia e del Brasile.
Benjamin Epps, rapper francese originario del Gabon, è stata una delle più piacevoli sorprese musicali degli ultimi due anni. Non solo per noi di ThrowUp Magazine, ma per tutta la scena Hip-Hop della Francia, soprattutto, in chi attendeva una novità che riuscisse a bilanciare il successo delle sonorità drill o “afro-trap” tanto in voga, riportando le lancette indietro all’età d’oro del rap francese, con una freschezza che i ritorni della vecchie guardie non potevano dare. Ecco dunque il nuovo progetto VOUS N’ÊTES PAS CONTENTS? TRIPLE’! Nessuno si sarebbe aspettato però che a battezzare Benjamin Epps “miglior rapper di Francia”, in un breve skit parlato all’inizio di questo album, ci fosse addirittura Jadakiss, leggenda newyorchese dei The Lox. Quanto marketing o effettiva benedizione ci sia dietro questa investitura, non ci è ancora dato saperlo, ma senza dubbio Benjamin Epps è una delle novità più interessanti del Rap francese degli ultimi anni.
La scena underground Canadese si è già dimostrata negli ultimi anni tra le piu’ solide e prolifiche del panorama internazionale e Il binomio formato dal rapper e il beatmaker di Toronto, rispettivamente Daniel Son e Futurewave, si è già palesato in passato come formula chimica dal potenziale esplosivo e perfettamente amalgamata. Anche in questo caso con questo progetto ititolato Son Tzu & The Waw.God il risultato si traduce in un condensato di rap crudo e produzioni sporche che potrebbero benissimo funzionare da colonna sonora per un’incursione notturna in stile ninja o commando militare.