Selezione Hip Hop di Dicembre
Abbiamo preparato delle brevi recensioni per guidarvi all’ascolto di alcuni dei migliori progetti Hip-Hop del mese, selezionati per voi dalla redazione di Throw Up Magazine. Sintonizzatevi sulle nostre playlist di Spotify e… Buon ascolto!
Per il 2020, Flee Lord si è sicuramente aggiudicato la tombola di fine anno!!! 12 progetti in 12 mesi e tutti di alto livello. Un anno fantastico per il rapper del Queens, New York. La Grande Mela sta ancora cercando di metabolizzare il grande vuoto lasciato da una leggenda come Prodigy (R.I.P), ma la sua aura non si è certo spenta dopo la sua morte. Flee Lord, amico del leggendario rapper dei Mobb Deep, infatti, è uno di coloro che si è preso in carico la missione di tenere in alto la bandiera di ciò che Prodigy rappresentava per la città. Non a caso a fargli da spalla, dietro le macchine con le proprie produzioni, c’è Havoc, l’altra metà del mitico duo del Queensbridge, che ha segnato un’epoca con il proprio sound e immaginario. A sottolineare l’importanza del progetto i nomi presenti tra i featurings: Busta Rhymes, Raekwon, Havoc, Conway The Machine, Big Twins, Ransom e Eto.
Oggi, nella maggior parte dei casi, l’ampia platea di questo genere è abituata a rappers che rappano cose, solitamente, banali, in maniera cool. Poi ci sono MC come 38 Spesh che quando rappano, predicano fatti e droppano perle di saggezza per uomini maturi, che solo chi ha già avuto diretta esperienza della vita e chi ha elaborato errori e sconfitte, coscientemente, può tradurre nei propri brani.Senza nulla togliere alle nuove generazioni e alle loro canzoni, melodie e ritornelli “orecchiabili” per fomentarsi o fare serata, se si vuole ascoltare qualcosa da cui trarre ispirazione per come sapersi muoversi nella vita, ecco noi vi consigliamo di ascoltare gente come il rapper di Rochester, 38 Spesh. “Interstate 38”, infatti, contiene diverse lezioni di vita: chi ha orecchie per intendere, le apra bene.
Il rapper di San Francisco, Larry June, viaggia su vibrazioni uniche nel panorama hip-hop: la sua caratteristica delivery, quasi scazzata e i contenuti, veri e propri inni ad uno stile di vita salutare e mantra motivazionali gli hanno permesso di ritagliarsi un’identità talmente inconfondibile e di costruire un brand vincente e una fedele fan base, in continua crescita, indipendentemente. Le strumentali di “Numbers”, disco che chiude un anno estremamente prolifico per il rapper della Bay Area, sposano alla perfezione le good vibes di Larry June, trasportando l’ascoltatore in un piacevole viaggio sonoro, al cui termine si ha la sensazione di essere freschi e motivati per affrontare una nuova giornata lavorativa e mettere sul proprio conto corrente, qualche numero.
Di origine Ucraina ed ebreo, Your Old Droog è riuscito negli ultimi anni a togliersi il pesante fardello del caso mediatico, suscitato quando si era affacciato sulla scena Newyorkese in incognito, venendo addirittura accostato a Nas. Una volta rivelata la propria identità e rivendicato la sua unicità, si era, comunque, attirato l’astio di molti ottusi ascoltatori nella scena underground. Da qualche anno Your Old Droog ha ricostruito la propria immagine ed individualità, giocando, anche, con la propria appartenenza culturale e trovando in Mach Hommy e God Fahim, altri particolarissimi e originali MCs, due importanti alleati. “Dump Yod: Krutoy Edition” ne è la conferma.
L’MC di Washington D.C, ANKHLEJOHN è una delle voci più originali del panorama Hip Hop underground. Con la sua Shaarp Records continua a lavorare nell’ombra della capitale statunitense, pubblicando progetti indipendentemente, utilizzando una formula sempre più diffusa tra coloro che preferiscono tenersi fuori da certe dinamiche commerciali e godere maggiormente dei frutti del proprio lavoro: se vuoi ascoltare i progetti con settimane d’anticipo, rispetto alla release sulle piattaforme streaming, ti invierà direttamente il file, dietro pagamento con una qualsiasi cash app. In “As Above So Below” (da Dicembre su tutte le piattaforme streaming) la delivery non ortodossa e particolare di ANKHLEJOHN, sui samples ricercati e ritagliati per l’occasione dal producer e rapper Navy Blue, creano un contrasto accattivante. Ad accompagnare il rapper di Washington ci sono altri nomi caldi della scena underground dello stato della Virginia e della costa orientale, come Fly Anakin, Wiki, Pink Siifu e Al Divino.
L’annata di Ransom è stata leggendaria, come una bottiglia di vino buono, invecchiata, conservata a regola d’arte e stappata nel momento giusto. In questo modo, con l’ultimo capitolo della sua serie di progetti Director’s Cut prodotti interamente da Nicholas Craven, l’MC del New Jersey ha chiuso il suo straordinario 2020, sancendo un ritorno sulla scena epico. “Crime Scenes”, che vede, la partecipazione di diversi tra i migliori rappers della scena underground da Stove God Cooks ad Eto e Che Noir, passando per Rome Streetz, ne è la ciliegina sulla torta. Noi, è dal primo capitolo della serie Director’s Cut, uscito ad inizio anno, che ve ne stiamo parlando in tutte le salse e siamo, anche, riusciti ad intervistarlo (leggi l’intervista).
https://youtu.be/70tHgR3lu8M
Anche la scena underground del Regno Unito ha i suoi rappresentanti, che cercano di discostarsi dalle sonorità che dominano il mercato, rimanendo fedeli a samples e al liricismo delle barre, sull’onda statunitense rilanciata da Roc Marci e Griselda, per intenderci. Ma se tre dei più validi esempi di questa corrente uniscono le loro forze per un super gruppo, che riprende il concept dell’incontro tra il brand di skaters Palace e le Polo Ralph Lauren, ricevendo, inoltre, la benedizione della leggendaria crew di New York la “Lo-Life” di Thirstin Howl the 3rd e soci, che ha fatto del marchio Polo uno stile di vita, il risultato non può rimanere confinato nell’isola britannica. Polo Palace è infatti l’incontro tra il londinese Da Flyy Hooligan, l’MC di Nottingham Juga-Naut e il rapper / produttore Sonnyjiim ed è un successo, sotto tutti i punti di vista: dal liricismo e le skills alle produzioni, passando per il concept e l’epico cosign della Lo-Life. A nostro modo di vedere, è uno dei migliori album degli ultimi anni, usciti da questa parte dell’Atlantico.
Il rapper di Toronto, Canada, di origini dominicane, Asun Eastwood è uno dei più validi esempi della solidità e dell’incredibile stato di forma della scena underground, varcato il confine nord-americano. Asun Eastwood, infatti, ci trascina attraverso la sua vita travagliata e problematica, come fosse un film, raccontando sopra loop e samples, il suo percorso che dal fondo gli ha permesso di risalire la china. Asun Eastwood, grazie al suo carisma e delivery, è uno dei nostri Mc canadesi preferiti e vi consigliamo caldamente di sintonizzarvi sulle sue frequenze. Il suo ultimo “Let Me Talk My Sh*t” vede inoltre le partecipazioni di Estee Nack, Mav e, il connazionale, Raz Fresco. “TOMA!”