I migliori album Hip Hop del 2020 secondo ThrowUp Magazine
Il 2020, come sappiamo tutti, è stato un anno particolare ma, almeno, come appassionati di Rap possiamo ritenerci ampiamente soddisfatti. L’offerta musicale, infatti, è stata vastissima, in molti casi eccellente, e ci ha tenuto compagnia durante i vari lockdown… Ecco i nostri 10 album Hip-Hop preferiti del 2020, sia Americani che Italiani (e le playlist con le nostre 50 tracce preferite dell’anno).
Hip Hop Usa
Busta Rhymes non avrebbe potuto scegliere momento più indicato per pubblicare il sequel di “Extinction Level Event”, sottotitolato “L’Ira di Dio”, data l’eccezionalità di questo 2020. Infatti, un ritrovato Busta Rhymes ritorna con il botto, incenerendo tutti i 22 brani del disco, distruggendo chi lo dava per musicalmente “morto”. Un ritorno in grande stile. Profetico.
Non è è un caso se uno tra i migliori produttori della scena underground statunitense degli ultimi anni, come Apollo Brown, abbia deciso di dare il suo appoggio alla giovane liricista di Buffalo, Che Noir, con “As God Intended”. Infatti, la “stoffa” della ragazza è talmente pregiata, che si fa fatica a trovare nel cosiddetto “rap game” colleghe e colleghi che possano competere con la penna di Che’ Noir. Divina
Il nativo di South Central (L.A.) J Stone, amico e affiliato del compianto Nipsey Hussle (R.I.P), con “Definition Of Pain” ha dato prova di aver degnamente raccolto la torcia lasciata in corsa dalla defunta leggenda di Crenshaw. Il rapper losangelino rappresenta, infatti, in pieno lo spirito e i valori che incarna la Maratona che guidava Nipsey Hussle, di cui, tra l’altro, abbiamo la fortuna di sentire la voce in due brani dell’album. The Marathon Continues e J-Stone si trova sicuramente nel gruppo di testa. Leader
Stove God Cooks è sicuramente la sorpresa del 2020 e Reasonable Drought, è senza dubbio uno dei migliori debutti degli ultimi anni, nonostante il rapper di Syracuse (N.Y) non sia proprio un novellino. Ad accompagnare il “gangsta-gospel” di Stove God Cooks ci sono, infatti, le produzioni del padrino dell’underground, Roc Marciano. Il contrasto tra il coca-rap di Cook$ e i samples angelici tagliati da Roc Marci, producono un effetto assuefacente. Rookie Of The Year
Con “From King To A God”, Conway conferma di essere una macchina micidiale ogni volta che entra nella cabina dello studio di registrazione, dimostrando di poter piegare il suo flow ad ogni forma e le rime ad ogni esigenza, e la cosa più sorprendente, è che sembra che il meglio debba ancora venire…
Ah, FKTG contiene anche la strofa dell’anno di Mr.Tical a.k.a Method Man. La Macchina.
Lungo tutto “Descendants of Cain” , il liricista di Brownsville, New York, ci ha trascinato in un viaggio mistico e illuminante attraverso le dinamiche più sottili e i dilemmi della vita del ghetto tra metafore bibliche, doppi sensi e considerazioni filosofiche. Come tutti gli album di KA, non è un disco semplice, bisogna prendersi il tempo e la pazienza di cogliere tutte le massime e le finezze di questo “poeta” del ghetto. Filosofico.
Abbiamo scelto il terzo tra i capitoli della fenomenale serie di Director’s Cut, ma avremmo potuto selezionare uno dei qualsiasi altri 4 progetti che Ransom ha pubblicato quest’anno che il risultato non sarebbe cambiato. A testimonianza dell’incredibile annata che ha avuto il rapper del New Jersey.
10 traccie di vivido lirismo di strada su meravigliosi samples perfettamente ritagliati dal beatmaker canadese, Nicholas Craven, che viaggiano su livelli altissimi. Tutti gli appassionati di questa cultura, a nostro parere, dovrebbero tributare a Ransom il rispetto che merita… Noi abbiamo avuto l’onore di intervistarlo qui. MVP
https://youtu.be/yh2ZII9Q94U
Non c’è niente da fare, la capacità lirica, il carisma e la presenza di Benny The Butcher non hanno eguali. Sono tanti i rapper bravi e talentuosi, ma quando qualcuno è capace di toccare certe corde dell’animo parlando delle proprie esperienze, che ci si identifichi o no, stiamo parlando di qualcosa che va oltre alla semplice bravura… La “penna” di Benny The Butcher è un dono fuori dal comune e ne abbiamo avuto un’ulteriore dimostrazione in “Burden Of Proof”, in cui il rapper della Griselda Records dipinge con i suoi versi ricordi e le esperienze, i pro e contro, della vita di strada, che hanno indelebilmente lasciato un segno sulla sua pelle. Il tutto mettendo alla prova le sue skills sulle produzioni di Hit Boy, sulle quali molti non erano ancora abituati a sentirlo. Poeta di strada.
Il ristorante da “Alfredo” è un “tre stelle michelin” del Rap, nato dall’incontro tra l’incredibile cuoco di beats californiano, The Alchemist, e uno dei migliori specialisti viventi in rime e flow, ovvero il rapper di Gary, Indiana, Freddie Gibbs. Le pietanze servite sul menu’ di Alfredo sono una delizia per i palati fini, condite, per altro, dalle partecipazione illustri di diversi ospiti eccellenti. Una volta alzato da tavola, non vedi l’ora di tornare a gustare di nuovo i piatti deliziosi serviti da questo duo.
Hip Hop di primissima qualità. 3 Stelle Michelin
Probabilmente nessuno nella storia dell’ Hip-Hop è mai riuscito a sintetizzare in un’opera musicale Rap, Arte, Moda e Strada come ha saputo fare Westside Gunn, mente e anima della Griselda Records. W$G ha messo il suo genio a servizio di questa cultura, diventandone leader indiscusso e arrivando ad influenzare, anche, l’industria mainstream senza compromettere la sua arte e il suo spirito. Per il suo album “Pray For Paris” ha, anche, coinvolto uno degli stilisti più in voga degli ultimi anni, Virgil Abloh, nella cura dell’artwork, ispirato ad un capolavoro di Caravaggio. Il tutto mentre l’epidemia Covid investiva il mondo e colpiva anche lui. Westside Gunn sta all’Hip Hop come un mix tra Leonardo Da Vinci e Andy Warhol all’arte. Genio.
Hip Hop Italiano
Ecco invece i 10 album di hip hop italiano del 2020 che ci sono piaciuti di più in ordine sparso (con playlist delle migliori 50 canzoni):