I consigli del mese – Luglio 2024
Abbiamo preparato delle brevi recensioni per guidarvi all’ascolto di alcuni dei migliori progetti Hip-Hop del mese, selezionati per voi dalla redazione di Throw Up Magazine. Sintonizzatevi sulle nostre playlist di Spotify e… Buon ascolto!
Chi dice che il rap sia uno sport per giovani? Il veterano e O.G di Philadelphia, Freeway (ex Roc-A-Fella), torna con un nuovo album interamente prodotto da Jake One che dimostra esattamente il contrario. La leggenda barbuta di Philly attraverso il suo grown men rap ,estremamente ispirato, testimonia e ripercorre l’enorme esperienza accumulata nel viaggio chiamato vita (compresa la grave dialisi subita) e della sua carriera musicale, predicando, come un imam, insegnamenti di vita che ogni giovane dovrebbe appuntarsi per orientarsi meglio. Il tutto è reso estremamente piacevole dagli incredibili beats confezionati da Jake One e dai featurings a 5 stelle come Jadakiss e Conway The Machine.
Il rapper di origini albanesi del Queens, Action Bronson, ormai è noto a tutti o quasi, per il suo stile irriverente e ironico, che unisce barre e goliardia su beats raffinati e non convenzionali. Nessuno probabilmente riesce a fare questo Rap con la naturalezza e la disinvoltura di Bronsolino: JOHANN SEBASTIAN BACHLAVA THE DOCTOR è solo l’ultima tappa del suo viaggio allucinato: il ragazzo bianco del Queens ormai ha girato il mondo, tra cui l’Italia e può aggiungere nuove esperienze stravaganti ai suoi racconti pazzeschi.
Sarà cresciuto pure, dal nulla, in un terreno infertile e povero come la sabbia, ma l’albero della vita del rapper di Far Rockaway, Queens (NYC), Flee Lord, dal tronco ai suoi frutti, è cresciuto dritto e sano di principi come quello di una sequoia. Nel suo ultimo progetto Raised In The Sand, infatti, il rapper newyorkese, attraverso il suo rap schietto e onesto, ci racconta quali sono i valori e le azioni che rendono un uomo rispettabile e onorabile, senza scendere a compromessi con la propria coscienza. Sembra scontato, ma in realtà è merce sempre più rara di questi tempi, in cui si è pronti a tradire qualsiasi principio umano e anche la propria famiglia, per un pugno di dollari. Le doti artistiche, ma ancor prima umane di Flee Lord, sono tra i motivi per cui si è guadagnato il rispetto e la lealtà di alcuni tra I più forti rappers e produttori della scena, presenti anche in questo progetto, come, per esempio,Roc Marciano, Pounds448, Harry Fraud, Jansport J, V-Don e Crisis.
“Il tempo è un concetto relativo” ed estremamente difficile da concepire. Potrebbe essere un ciclo eterno in cui passato-presente-futuro si sovrappongono e solo menti straordinarie possono avvicinarsi a comprendere la complessità di questo concetto e solo Dio può concepire e intelleggere queste questioni. Idee filosofiche e arcani che menti fini come il producer dei Cypress Hill, Dj Muggs con i suoi beats e, il rapper canadese, Raz Fresco, non a caso fedele discepolo della filosofia dei 5 percenters (leggi l’intervista che gli abbiamo fatto un paio d’anni fa per saperne di più), provano a disquisire in The Eternal Now, mescolandoli ed applicandoli alla loro esperienza e alla comprensione della cultura di cui fanno parte. Rap per menti pensanti.
Dalle parti del Massachusetts, tra Lynn e Boston, nei paraggi della Mini Mansion di Estee Nack, Al divino e tutti i talenti che vi gravitano attorno, si combattente una battaglia epica ed etica, come guerriglieri zapatisti, contro lo strapotere delle multinazionali dello streaming e dell’industria musicale, che elemosinano centesimi agli artisti e rendono il mercato un enorme fastfood di prodotti preconfezionati. Così chi vuole ascoltare gli ultimi progetti che escono dalle eclettiche e geniali menti artistiche come quella di Estee Nack e soci deve necessariamente (o quasi) acquistare e supportare direttamente sul loro bandcamp, in forma digitale o fisica. Altrimenti aspettare mesi prima che questi album vengano pubblicati sulle piattaforme streaming. Una scelta complicata sia per l’ascoltatore, dal punto di vista economico, che in quanto essere fedele seguace dell’artista ne diventa finanziatore diretto, sia per l’artista che rinuncia a raggiungere migliaia di ascoltatori sulle piattaforme, rendendo la sua arte esclusiva per pochi fedeli. Certo la sostanza deve sposare l’idea e la musica, i concetti, il Rap di Estee Nack sono a loro modo rivoluzionari, unici e anti sistema a 360*. In poche parole SYSTEMATICALLY WE WERE NEVER FREE, prodotto interamente dall’incredibile Boneweso, vale assolutamente i soldi investiti ed è anche una scelta di campo, in un mondo, quello musicale e artistico, in cui tutto si consuma alla velocità di un click.
Tra i nomi più caldi emersi dalla scena underground statunitense nell’ultimo paio d’anni, quello di Vega7 The Ronin è sicuramente uno dei più intriganti. Skills e flow affilati come una spada samurai, fanno il paio ad un’affascinante avversione per i riflettori. Ma alcuni dei migliori progetti usciti recentemente dalla ultra competitiva e scoppiettante scena underground statunitense portano la sua firma misteriosa, come uno Zorro del microfono. A fare da sparring partner a Vega7 questa volta è Ferris Blusa, MC e producer di New Orleans, il cui stile si dimostra perfettamente complementare a quello del suo partner-in-rhymes. Both Hands Wash The Face è, infatti, a mani basse uno dei migliori album del mese.
Il tempo passa, i gusti e le mode cambiano, ma certe cose valgono per sempre. Diventano immortali. Sembra una réclame pubblicitaria, ma invece è quello che ci rimane da dire dopo ripetuti ascolti di The Auditorium Vol.1, il nuovo album targato Common e Pete Rock. I due non hanno bisogno certo di presentazioni per gli appassionati del genere. Sono maestri eccelsi rispettivamente nell’arte dell’emceeing e del beatmaking da più di 30 anni. I Beethoven e i Ravèl dell’Hip-Hop: non sono solo leggendari, ma hanno plasmato con le loro mani le fondamenta di questa cultura. Il tempo passa, i gusti cambiano ma la qualità immane e la classe rimane eterna. The Auditorium vol.1 ne è una testimonianza.
Era il 2018/2019 la wave underground, rilanciata da Roc Marciano e Griselda, stava iniziando a diffondersi come un virus, silentemente ma con sempre più forza e crudezza. Allora, eravamo davvero in pochi sintonizzati su queste onde clandestine che si propagavano da sottoterra. Il Canada era già uno dei focolai più caldi e da quelle parte veniva il mix letale tra il rap di un giovane Daniel Son e le produzioni glaciali come una giornata invernale nell’Ottawa di Futurewave. Erano i tempi di “Moonshine Mix” ed era la prima volta che ci imbattemmo in questi 2 nomi. A 5 anni di distanza, con questo BUSHMAN BODEGA la formula chimica rimane la stessa, ma l’esperienza e la maturità artistica dei 2 canadesi è cresciuta nel tempo.
Southology, rapper con forti radici calabresi, ma soprattutto gira mondo, avendo vissuto diversi anni tra Londra, Torino e ora Milano, unisce le forze con l’mc di Nichelino (Torino) Roy ZEN e il beatmaker 17IAM per raccontarci la realtà e la loro esperienza della vita nelle città italiane, vista attraverso gli occhi, i loro, di chi ormai ha calcato diversi palchi, calpestato marciapiedi e mangiato “merda” per diversi anni nell’underground italiano. Ma nonostante tutto sono sempre qui a combattere e difendere ogni giorno i loro valori e la passione per l’Hip-Hop, come testimoniato in questo Ep “Cose Preziose” anche dal tributo a diversi titoli di classici del rap italiano.
https://youtu.be/3UUhgdBuOEQ?si=Q2ujY3e2wOdNDY2I