I consigli del mese – Dicembre 2023

Abbiamo preparato delle brevi recensioni per guidarvi all’ascolto di alcuni dei migliori progetti Hip-Hop del mese, selezionati per voi dalla redazione di Throw Up Magazine. Sintonizzatevi sulle nostre playlist di Spotify e… Buon ascolto!

Boy George Dreams 🇺🇸 Snotty

Il 2023 per la Umbrella Collective sarà sicuramente un anno da ricordare. La consistenza, la determinazione e solidità del loro lavoro ha iniziato a dare frutti sempre più succosi. La fan base si allarga a vista d’occhio. In alcuni casi, i sostenitori più accaniti assomigliano a discepoli pronti a farsi in quattro per accaparrarsi vinili e merchandising delle varie releases. Il brand Umbrella ormai è riconosciuto nella scena underground come sinonimo di qualità assicurata e i singoli membri della crew continuano a sventolare con vigore la bandiera con l’ombrello sui loro progetti, garantendo visibilità al marchio e dimostrando allo stesso tempo la compattezza della flotta. Tutto ciò si deve, non solo ovviamente al talento dei singoli artisti che compongono il collettivo, ma anche alla visione che Snotty ha avuto per primo insieme a Pro Dillinger. Il rapper di NYC non solo ha dimostrato di essere un ottimo stratega, ma come Boy George Dreams testimonia, è un ottimo MC capace anche di mettere insieme beats e album di ottimo spessore.

Genesis SH** Vol. 1 🇺🇸 Spanish Ran

Prima di ascoltare questo album ci è capitato di leggere la caption che Spanish Ran aveva scritto per evidenziare l’intento di questo progetto. Il noto producer del Bronx, membro e fondatore del collettivo The Church, spiegava come volesse riprodurre l’atmosfera di un mixtape tipicamente anni 90 con un tocco di modernità e aggiungendo che la maggior parte degli artisti aveva registrato a casa sua per contribuire all’atmosfera grezza del prodotto. In effetti non avrebbe potuto descrivere meglio questo progetto, perché le vibes che abbiamo ritrovato sono completamente quelle descritte, con un Boom Bap raffinato che ci riporta a metà anni ‘90 e qualche tocco sopraffino qua e là che ci mantiene nella nostra epoca. La nutrita squadra di interpreti, appartenenti al collettivo The Church o comunque alla cerchia abituale di Spanish Ran, ci mette del suo, calandosi completamente nella parte con tanto di introduzioni ai brani con brevi monologhi parlati come nei vecchi mixtape su cassettina degli anni ‘90. Se volete vivere la vera essenza dell’Hip Hop non potete perdervi questo album, condito tra l’altro dai magistrali scratch di DJ III Digits! 

BROWN ALPACA 🇺🇸 LOOK DAMIEN! & Rahiem Supreme

Il produttore (e occasionalmente emcee) proveniente da Washington DC, LOOK DAMIEN! con questo suo ultimo album in coppia con il concittadino Rahiem Supreme, intitolato BROWN ALPACA, dimostra di essere uno dei piu’ù forti e originali della scena rap underground statunitense. Dotato di un orecchio musicale sopraffino, scava nel suo repertorio segreto di rarità soul e funk, tagliando e cucendo samples come un sarto d’alta moda italiana per il flow e le rime di Rahiem Supreme. Quest’ultimo sembra nato per indossare perfettamente i capi disegnati da LOOK DAMIEN!. Le rime e la voce di Rahiem, infatti, fluiscono sui beats come uno strumento musicale ed esaltano le produzioni fantastiche di LOOK DAMIEN! Ascoltando BROWN ALPACA la prima parola che ci viene in mente è: “che stile, cazzo!”

Thanks but, No Thanks 🇺🇸 DatKidBravo

Gente quello che sta succedendo in questi anni a Lynn (Massachusetts) e dintorni nell’antro della Mini Mansion di Estee Nack, Al Divino & Friends è fuori dall’ordinario. Il contributo che sta dando alla Cultura questa setta di rappers e producers è prezioso, quasi custodito gelosamente e allo stesso tempo arcano. Non per le masse sicuramente. Una fucina sotterranea di talento artistico incredibile dove si mescolano alchemicamente i codici sacri della cultura all’innovazione artistica, formulando ogni volta novità illuminanti. Ecco allora emergere da questa cricca sotterranea anche il talento di DatKidBravo che incastra i suoi versi ermetici e snocciola Conoscenza con una naturalezza fuori dal comune sulle produzioni d’oro provenienti dai sotterranei della MiniMansion.

Gucci Ghost 3 & 4 🇺🇸 Mickey Diamond x Big Ghost Ltd.

Non accusateci di essere ripetitivi, la nostra ricerca è capillare, se continuiamo a proporre il rapper di Detroit, punta di diamante del collettivo Umbrella, Mickey Diamond è proprio perché non possiamo esimerci da presentarvi il meglio della scena underground. La doppia uscita, in coppia con Big Ghost, del terzo e quarto episodio dell’ ormai serie  di culto, Gucci Ghost, entrambi nel mese di Dicembre ha creato grande fermento e i vinili, come ormai ci ha abituato il rapper della Umbrella, sono letteralmente evaporati in pochi secondi. Come sopportare tutta questa pressione? Chiedetelo ai due protagonisti perché il risultato è decisamente all’altezza delle aspettative! La produzione, pur fornendo un’atmosfera prevalentemente grimey, riesce a combinare un boom bap più classico e melodico con beat più oscuri e industrial e pochissima drumless. Mickey Diamond sfodera il suo consueto talento con punch lines, riferimenti di grande impatto, una metrica perfetta e la voce carismatica che lo contraddistingue. Vorremmo però puntare l’attenzione sull’ecletticità del rapper di Detroit, che ci pare essere la caratteristica che quest’anno gli ha permesso di fare la differenza. Sa adattare il suo flow unico a basi con sonorità e atmosfere diverse. A differenza degli ultimi album, ma in continuità con GG1 e GG2, vengono privilegiati i ritornelli scratchati con Swab sugli scudi. L’ascolto è godibile dalla prima all’ultima traccia, interludes compresi, senza sentire il bisogno di saltare alcuna traccia. Mickey Diamond avvale di pochi featuring ma ci sentiamo di segnalare la canzone “The Last supper” Con Ty Farris, Bori Rock, Big Trip, Shaykh Hanif e Snotty, un vero e proprio Anthem per la scena attuale! Anche quest’anno l’emcee dell’ Umbrella e Big Ghost si sono travestiti da Santa Claus e ci hanno regalato non uno, ma due album di primissima qualità! 

Give Us Our Daily Bread 🇺🇸 Jamil Honesty x Machaca

Jamil Honesty si dimostra ancora uno degli MC più brillanti della scena presentandosi stavolta al fianco del prolifico produttore danese, fondatore dell’etichetta Copenaghen Crates, Machacha, portandoci un album entusiasmante. Il rapper, con radici a Long Island e Baltimora, avvalendosi di ospiti di rilievo altissimo, sfrutta al massimo il tappeto musicale praticamente perfetto che il produttore danese li mette a disposizione. Le basi improntate sul Modern Boom Bap si adattano perfettamente alle doti eccelse dei protagonisti al microfono. Ogni traccia di questo album potrebbe tranquillamente essere selezionato come singolo! No Skip! 

Pure Form 🇺🇸 Miskeen Haleem x Sabio

Da tempo seguiamo attentamente Sabio (Producer/MC dall’Arizona), in particolare abbiamo apprezzato le precedenti collaborazioni con il Rapper della Nova Scotia (Australia) Beck. Quello che ci ha sempre colpito è lo stile wavey anni ‘80 che caratterizza le sue produzioni. Sembrava di essere catapultati in qualche episodio della serie tv Miami Vice! Grazie a Sabio e a quest’ultimo album da lui prodotto abbiamo avuto anche la possibilità di conoscere Miskeen Haleem, rapper del Delaware, rimanendo subito impressionati dal flow e dall’attitudine che si integrano perfettamente con le sonorità proposte da Sabio. Un Album dall’atmosfera estremamente godibile, prodotto del lavoro di artisti che meritano sicuramente più attenzione… Ascoltare per credere!

1000 SHOTS TAPE 🇺🇸 NES (Heist Life)

Se in queste giornate fredde e buie, passeggiando di notte a passo svelto tra i muri vandalizzati da tag e throwup nelle strade della città, incappucciati nel vostro giaccone invernale, aveste bisogno della perfetta colonna sonora per una situazione del genere, 1000 SHOTS TAPE farà sicuramente al caso vostro. Il mixtape prodotto dal beatmaker della crew newyorkese Heist Life, NES, contiene inediti e non di brani con alcuni dei più letali esponenti della scena underground statunitense della east coast, ma rappresenta alla perfezione l’essenza del suono sporco, crudo, ruvido e glaciale delle strade newyorkesi o di una qualsiasi metropoli.

Rosso Corsa 🇮🇹 Doye & Giovane Platone

Ancor più che l’ottima musica, le conseguenze migliori del fenomeno Griselda con tutto il movimento sotterraneo americano che si è tirato appresso, sono quelle, finalmente, di nobilitare, dare motivazioni e visibilità anche a rappers e producers italiani che da anni sputano sangue e rime in cantine e studi arrangiati, cercando di portare una certa idea di rap crudo, schietto ma curato, anche, nelle produzioni. Oggi producers di grande talento come Giovane Platone e rapper come Doye, underground prim’ancora nell’attitudine da “faccio il cazzo che mi pare” che nel suono, (tipica del writer e non a caso è da sottolineare il featuring di Click-Head, conosciuto da chi bazzica la scena milanese dei graffiti, oltre che di alcuni tra i migliori liricisti di questa scena da Montenero a Terrasanta e Armani Doc) possono prendersi la loro rivincita, lasciare la loro tag con un bel fat argentato sul portone dell’industria musicale e alzare i loro diti medi verso la “scena” italiana del rap pre riscaldato da fast-food per teenagers rincoglioniti. Fino a poco tempo fa gli addetti ai lavori avevano ritenuto di ignorare questo genere di rappers, bollando la loro musica fuori dal tempo, per “boomer”, e invece adesso pescano a pieni mani da questo tipo di suono e attitude. L’album Rosso Corsa di Doye e Giovane Platone è un’ulteriore dimostrazione che anche in Italia oggi esiste un movimento underground che gode di ottima salute, talento, più spazio mediatico e un seguito crescente tra gli ascoltatori.

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