Raz Fresco & Futurewave: da Gorgeous Polo Sportsmen a Stadium Lo Champions.

Abbiamo intervistato Raz Fresco e Futurewave per parlare di Stadium Lo Champions, il loro nuovo album collaborativo, che alza l’asticella e riflette la crescita del loro percorso artistico e il forte legame costruito nel tempo. Dopo la loro prima acclamata collaborazione, Gorgeous Polo Sportsmen, il duo ritorna con un nuovo capitolo che rafforza la loro intesa creativa. In questa intervista, ricca di spunti interessanti, hanno condiviso con ThrowUp Magazine la storia dietro a questo progetto e come il titolo, ispirato agli ideali olimpici di competizione, costanza e resilienza, e all’estetica della Polo Stadium Collection 1992 di Ralph Lauren, definisca la loro identità e il loro impegno nel “portare la torcia” dell’Hip-Hop nella sua forma più autentica e cruda.

Pace ragazzi! Sono passati almeno un paio d’anni dall’ultima volta che avete condiviso impressioni sulla vostra musica, storia e visione artistica con la nostra piattaforma. Raz Fresco, in questi anni hai continuato a pubblicare i tuoi progetti, collaborando anche con una leggenda come DJ Muggs. Nel frattempo, Futurewave, tu hai prodotto una serie di progetti straordinari per alcuni dei migliori emcee della scena underground sia negli Stati Uniti che in Canada (Estee Nack, Pro Dillinger e Daniel Son, solo per citarne alcuni del 2024). Rappresentate entrambi la scena Hip-Hop canadese a livello globale in maniera eccezionale.

Allora ragazzi, come avete vissuto questi ultimi anni e dove sentite di essere arrivati nel vostro percorso artistico, dopo tutte le esperienze accumulate? Qual è la lezione più preziosa che avete imparato, o lo strumento più potente che avete aggiunto al vostro arsenale creativo negli ultimi due o tre anni?

RAZ FRESCO: Dal 2020 (l’ultima volta che io e Futurewave abbiamo collaborato a un album) ho pubblicato tantissimo materiale. Per essere precisi, 27 progetti, 5 beat tape e ho prodotto 4 album. Detto questo, sento come se stessi iniziando un nuovo capitolo nella mia carriera. Ho guadagnato molto rispetto da parte dei miei pari e delle leggende del gioco per ciò che faccio, per la mia etica del lavoro e la mia creatività in generale. Detto ciò, sto lavorando per costruire ulteriormente il mio brand, offrire altre release potenti e contribuire al tessuto culturale dell’Hip-Hop con arte che risuona e ispira le persone

Una delle lezioni più preziose che ho imparato negli ultimi anni è il potere della collaborazione. Essendo sia rapper che producer, fino all’album realizzato con Futurewave avevo sempre lavorato quasi esclusivamente su produzioni mie, nel mezzo del completamento della serie Magneto Was Right. Gorgeous Polo Sportsmen è stato il primo album che ho fatto interamente con un altro producer. Ricordo che, in quel momento, è stata quasi una boccata d’aria fresca poter semplicemente rappare senza occuparmi anche di tutta la produzione, cosa a cui ero abituato.

Avevo già grande rispetto per Futurewave come producer, quindi sono entrato nel suo mondo sonoro. Essendo anche lui canadese e sulla mia stessa lunghezza d’onda, aveva senso e sembrava la mossa giusta. Il progetto è venuto fuori in modo incredibile. È stato il mio primo album stampato su vinile e da allora ho pubblicato un sacco di dischi.
Una parte fondamentale della mia crescita negli ultimi anni è stata proprio la collaborazione. Dopo GPS, ho lavorato con un sacco di producer forti come ALS, DiBiase, Nicholas Craven, Cookin Soul, DJ Muggs e altri ancora.

FUTUREWAVE: Dal 2020 in poi, per me è stato tutto in salita. Direi che il 2023 è stato probabilmente il mio anno più tranquillo: ho pubblicato solo Dead Poets (l’album collaborativo con Eto, n.d.r.) all’inizio dell’anno, ma stavo comunque lavorando dietro le quinte. Quella fase di lavoro mi ha preparato al 2024, che si è rivelato l’anno più importante della mia carriera finora. Tutti i miei progetti sono andati sold out e ho raggiunto i numeri più alti su Spotify.

La lezione più grande che ho imparato in questi ultimi anni è il potere della costanza. Non si tratta solo di pubblicare musica, ma di restare visibili e attivi. Che si tratti di fare tour, pubblicare contenuti regolarmente su YouTube e social, o far uscire musica in modo continuo, restare rilevanti è fondamentale. Come producer o artista, se non pubblichi qualcosa regolarmente, lo farà qualcun altro… e si prenderà quello spazio.

 

Mentre scriviamo queste righe, il vostro nuovo album collaborativo STADIUM LO CHAMPIONS è in procinto di uscire, seguendo le orme di Gorgeous Polo Sportsmen del 2021. In che modo questo nuovo lavoro segna un’evoluzione rispetto al vostro primo progetto insieme? Quali sono le principali differenze – se ci sono – in termini di suono, processo creativo e, più in generale, della vostra crescita personale e artistica?

RAZ FRESCO: Questo album è stato realizzato per lo più insieme di persona al The Bakery studio e questa è la differenza principale. Rispetto al precedente lavoro che abbiamo fatto insieme, non c’è una grandissima differenza a livello sonoro, perché la formula precedente funzionava già benissimo.

Dopo Gorgeous Polo Sportsmen, siamo cresciuti entrambi nei nostri rispettivi ruoli, quindi questo disco è stato come ritrovarci e sapere che, una volta in studio, avremmo portato sul tavolo materiale di altissimo livello. Il rispetto reciproco rende tutto il processo più semplice. Entrambi eravamo concentrati sul “performare” ad alto livello, come giocatori NBA nei playoff o calciatori ai Mondiali.

Sappiamo di essere tra i principali rappresentanti del Canada quando si parla del tipo di hip-hop che facciamo, quindi l’idea di Stadium Lo Champions è il nostro modo per affermarlo con forza. Sento che, nel tempo, le mie abilità come rapper e performer si sono affinate. Lo stesso vale per le produzioni di Futurewave. In questo disco abbiamo semplicemente aggiunto qualcosa in più a ciò che già sapevamo fare bene, cercando di alzare l’asticella sotto ogni aspetto. Per me, questo album ha più “momenti” memorabili rispetto al precedente. Ho scelto ogni beat come se fosse una scena di un film.

Futurewave ha un suono tutto suo che apprezzo molto, quindi quando ci siamo ritrovati, il processo è stato: ascoltare i beat, parlare della vita e di ciò che ci ispira… e da lì nasceva il vibe, che mi portava a scrivere (oppure no) e poi registrare.

 

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FUTUREWAVE: Questo album riflette la crescita che sia Raz che me abbiamo vissuto da Gorgeous Polo Sportsmen. Abbiamo entrambi raggiunto molto e affinato le nostre abilità negli ultimi anni, e questa esperienza si riflette nel nuovo progetto. Il mio obiettivo era creare una palette sonora diversa, qualcosa che si distinguesse dal mio solito suono. Quando io e Raz ci siamo concentrati sul concetto, sapevo esattamente dove volevo portarlo.

La visione era quella di mescolare emozione e contrasto, tristezza e gioia, lotta e trionfo. Quando penso al tema olimpico, penso a ciò che rappresentava originariamente: duro lavoro, dedizione e raggiungimento della grandezza su una scena globale. Questa idea è diventata la base del suono. Abbiamo costruito su questo anche con l’estetica, utilizzando la vibe della Polo Stadium come scheletro.

Il titolo e la copertina di STADIUM LO CHAMPIONS evocano due mondi paralleli: da un lato, il mondo olimpico dello sport, e dall’altro, la cultura Polo/Lo-Life legata al marchio Ralph Lauren e alla sua Polo Stadium Collection, che ha avuto un significato importante nella cultura Hip-Hop. Come e perché avete scelto di fare riferimento a questi due aspetti? Come è nato questo concetto?

RAZ FRESCO: Il giorno in cui ho scelto il titolo, abbiamo registrato la canzone “What’s The Word” e da quel momento è rimasto. Scorreva bene e aveva un buon suono. Volevo un nome simile a Gorgeous Polo Sportsmen, un’altra combinazione di tre parole. Quando il titolo ha preso forma , aveva sempre più senso e Futurewave era d’accordo.

Entrambi abbiamo consolidato il nostro posto come figure importanti nella scena Hip Hop canadese. È stata ed è è ancora una battaglia, ma siamo stati vittoriosi nei nostri sforzi per crescere. La parola CHAMPIONS nel titolo rappresenta quell’idea di vittoria. La parola STADIUM evoca l’immaginario di un grande palcoscenico. Un grande evento. Un livello superiore di performance. Fare questo album è come se stessimo suonando su un palcoscenico più grande di prima, con più occhi puntati su di noi. Entrambi sappiamo quanto lavoro ci voglia per costruire una carriera e vivere dalla propria musica. Quindi, riunendoci dopo aver fatto tutte le nostre “mosse” separatamente, la storia e l’album è come se si fossero autonominate… i Gorgeous Polo Sportsmen sono diventati Stadium Lo Champions.

FUTUREWAVE: Sia Raz che io siamo sempre stati fan dell’estetica Polo e di ciò che rappresentava originariamente. La Stadium Collection, in particolare, è stata progettata per le Olimpiadi del ’92, e molta della sua ispirazione visiva proveniva dalle classiche maglie olimpiche USA. Ma va oltre il semplice aspetto estetico, si collega a momenti storici potenti che risuonano al di là della moda e della cultura. Quando Raz è venuto con il concetto di mescolare la Stadium Collection con un contesto olimpico, ci è sembrato la direzione perfetta. Ci ha dato una struttura per non solo attingere dall’eredità visiva della cultura Lo-Life e Polo, ma anche per parlare del significato più profondo dietro la competizione, l’eccellenza e il superamento delle difficoltà.

Ok, ragazzi, come nello sport, per raggiungere determinati traguardi, sia come atleti che come artisti, bisogna superare sfide e rialzarsi dopo i fallimenti. Quali sono state le sfide più grandi nel vostro percorso artistico e come le avete superate?

RAZ FRESCO: Per molte persone è facile distrarsi e perdere la rotta nella propria vita. Per costruire una base solida bisogna essere concentrati sui propri obiettivi, a prescindere da chi o cosa ci sia intorno. Proprio come l’acqua può erodere una costa nel tempo, una piccola onda di slancio può diventare una grande onda che porta a risultati e successi importanti nel corso del tempo. Spingermi fuori dalla mia zona di comfort per restare attivo e imparare il più possibile per diventare il più autosufficiente possibile è ciò che mi ha aiutato a superare gli ostacoli e a mantenere la rotta.

FUTUREWAVE: Anche se dall’esterno potrebbe non sembrare così, la costanza è stata sicuramente una delle mie sfide più grandi, insieme alla lotta contro i pensieri negativi che fanno parte del gioco. Una delle cose più difficili come artista è mantenere la concentrazione quando le persone intorno a te non credono pienamente nella tua visione. Non avere quel sistema di supporto, che siano amici o familiari, può pesare molto, e onestamente credo che sia una delle ragioni principali per cui molte persone di talento si arrendono. Ciò che mi ha aiutato a superare questa difficoltà è stato imparare a essere un po’ egoista, non in modo negativo, ma in modo concentrato. Devi proteggere la tua energia e il tuo tempo per poter continuare a creare ad alti livelli senza lasciare che il rumore esterno ti distragga. La disciplina è probabilmente la parte più difficile del percorso.

Voi due non solo “portate la torcia” per la scena Hip-Hop canadese a livello mondiale, ma rappresentate anche una visione molto specifica della cultura Hip-Hop e Rap su scala globale. Cosa significa per voi questo concetto chiave di “portare la torcia” in un’epoca in cui la scena ha bisogno di aria fresca?

RAZ FRESCO: Prima che ci fosse l’avvento del lato “corporate”, questa cosa era un’espressione cruda. La forza motrice che ha acceso tutta questa cultura Hip-Hop è l’energia pura delle persone e l’espressione culturale creativa. “Portare la torcia” significa continuare a produrre quella musica cruda e autentica che è pura per sé stessi.

È questo che mantiene l’integrità e l’impatto dell’arte in generale. Il principio fondamentale è mantenerla cruda. Siamo tutti individui unici, quindi non dovremmo suonare tutti allo stesso modo. Sviluppare in modo unico il proprio stile artistico è ciò che porta aria fresca nella scena.

FUTUREWAVE: Per me, portare la torcia significa mantenere la creatività ai massimi livelli. Non è un attacco verso altri produttori, ma c’è molta ripetitività nel suono in questo momento, un suono che, per essere onesti, ho contribuito a plasmare. Quindi la domanda diventa: continuo a cercare di superare il prossimo produttore usando la stessa formula, o spingo oltre i confini e elevo il suono pur restando fedele alla mia visione? Il mio suono sarà sempre crudo e sporco, quella è la mia base, ma sono concentrato sull’evolverlo, aggiungendo nuove texture sonore pur mantenendo intatta l’essenza.

“Portare la torcia” significa più che preservare la tradizione, è tracciare una nuova via, non solo per me stesso, ma per l’hip-hop canadese nel suo complesso. È mostrare al mondo che possiamo innovare mantenendo comunque la musica cruda e autentica.

Dunque, ragazzi qual è stato il processo creativo dietro Stadium Lo Champions? Avete lavorato insieme in studio o è stata una collaborazione a distanza con cartelle di beat selezionati in anticipo per l’album? Come avete connesso la visione al suono e ai testi del progetto? Ci sono momenti dietro le quinte o aneddoti interessanti da condividere??

RAZ FRESCO: Sì, abbiamo lavorato insieme in studio per tutta la registrazione, tranne per forse 1 o 2 versi. In quei giorni ci siamo concentrati solo sull’obiettivo, fare i pezzi più fighi che potevamo in quel momento. “MIND LIGHT“, la prima traccia dell’album, è stata fatta in una delle prime sessioni ed è stata una serata fantastica. Nella tracklist dell’album ci sono canzoni che hanno servito come tappe verso la conclusione e questa è stata una delle prime che mi ha fatto capire che stavamo facendo qualcosa di speciale.

Dopo aver parlato di hip-hop, vita e del mondo, ho percepito le vibe giuste su quel beat mentre stava andando in sottofondo e alla fine ho scritto tutto nella mia testa. Quando mi trovo in uno stato del genere è solo quando sono super ispirato e coinvolto nel momento. Le rime/flow arrivano così veloci che scrivere potrebbe rovinare il processo, devo solo fermarmi un attimo e poi passare direttamente alla registrazione. “OK LET’S GO” è stato un altro dei primi pezzi che mi ha colpito. Quando ho premuto play su quello, ha subito catturato la mia attenzione. Entrambi abbiamo gusti simili in fatto di hip-hop, quindi ci rilassiamo e facciamo tracce pazzesche insieme. Non è un processo super complicato, a dire il vero. Però è stato fantastico lavorare di persona.

 

FUTUREWAVE: Arrivavo al The Bakery con una serie di beat freschi e li ascoltavamo, solo per entrare in sintonia. Da lì, Raz e io abbiamo iniziato a costruire insieme, parlando di musica, della vita, delle cose belle e brutte. Quella energia si riversava naturalmente nel processo creativo. In poco tempo, Raz aveva il beat in loop e iniziava a formare le rime nella sua testa.

Circa il 99% dell’album è stato registrato insieme, nella stessa stanza. Poiché siamo entrambi nella stessa città, aveva senso costruire il progetto di persona. Quella chimica del momento ha giocato un ruolo enorme nel plasmare il suono e la sensazione complessiva di Stadium Lo Champions.

Cosa ci potete dire sulle collaborazioni presenti nell’album? Perché avete scelto questi artisti per collaborare a questo progetto? E parlando della copertina realizzata dal talentuosissimo Chris B. Murray—non è la prima volta che lavorate insieme. Come è nata la vostra collaborazione?

RAZ FRESCO: La voce è un altro strumento nel mix insieme a batterie, piano, bassi, chitarra, eccetera. Detto questo, alcune voci e cadenze si amalgamano bene con determinati beat. Se io e Futurewave siamo d’accordo su una determinata combinazione sonora, allora ci mettiamo in contatto e otteniamo la collaborazione dell’artista. Chris B. Murray ho lavorato con lui tramite Futurewave. Non ho altro che cose positive da dire su di lui e sul suo lavoro. Estremamente talentuoso e apprezzo il suo occhio per i dettagli in ogni pezzo su cui ha lavorato per noi.

FUTUREWAVE: Le collaborazioni sull’album sono tutte nate da connessioni reali. Artisti con cui entrambi abbiamo un legame personale e che si adattavano naturalmente alla vibe di Raz. Odio le collaborazioni forzate o innaturali. Ogni collaborazione che faccio è radicata in relazioni genuine: Daniel Son è stato un no-brainer, non solo perché è della stessa città, ma lui e Raz vivono proprio nello stesso palazzo. Quindi quella chimica era già lì. Grit e 6th Letter del The Bakers Club dovevano esserci anche loro, sono della famiglia. Estee Nack & Al.Divino sono il duo perfetto con cui collaborare per Raz. Entrambi abbiamo rapporti solidi con loro, e Raz ha sicuramente una connessione profonda con loro, non solo musicale. È venuto tutto insieme in modo organico.

Per quanto riguarda Chris B. Murray, mi è stato presentato dal mio amico Ben, che gestiva un podcast chiamato Da Fuck You Mean. Sapeva che ero alla ricerca di illustratori di talento e mi ha messo in contatto sia con Chris che con CEP. Chris ha un’estetica unica, riesce a portare un senso di divertimento ed energia anche in qualcosa di oscuro, e io mi trovo davvero in sintonia con questo. Lui e RDRB sono i miei artisti di copertina di riferimento. Hanno stili e approcci completamente diversi, ma entrambi sono maestri nel dare vita alla mia visione e a quella dell’artista.

Ragazzi, quali altri progetti da solisti e collaborazioni avete in programma per il 2025 di cui potete darci un’anteprima?

RAZ FRESCO: Ho degli album collaborativi auto-prodotti che sto ultimando. Uno con ESTEE NACK e un altro con CAVALIER + io e NICHOLAS CRAVEN abbiamo già pronto il nostro prossimo album. A parte questo, sto anche lavorando su altri progetti con BKRSCLB e alcuni progetti strumentali + altre cose di cui non posso parlare al momento.

FUTUREWAVE: Boldy James e io finalmente pubblicheremo The Pop Catcher con FxckRxp quest’estate. Sto anche pubblicando un progetto con Daniel Son chiamato Baggage Claims. È composto da tracce inedite che abbiamo registrato durante le sessioni di Pressure Cooker e Yenaldooshi. Tra il 2017 e il 2019, lui e io abbiamo fatto così tanta musica pazzesca che aveva senso mettere insieme alcune di queste tracce e darle una giusta pubblicazione.

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