Vokles: «I Graffiti sono uno sport schietto»
Vokles is a graffiti writer from the US state of New England who approached graff culture coming from the Hardcore Punk music scene. This inspired the rebellious and explicit attitude of his writing and mentality. His favorite surfaces are mainly freight trains and walls.
Ciao Vokles. Grazie per la disponibilità. Prima di tutto vorremmo chiederti da dove vieni e com’è la scena dei graffiti nella tua zona?
Certo, grazie ragazzi. Vengo dal New England, negli Stati Uniti. La scena dei graffiti nella mia zona è piuttosto attiva. È una combinazione di writer esperti e di giovani emergenti.
Quando e perché hai iniziato a prendere in mano gli spray? C’è qualcuno in particolare che ti ha introdotto in questa cultura?
Ho iniziato a fare graffiti dopo aver approcciato questa cultura durante l’adolescenza. Nessuno in particolare mi ha introdotto direttamente alla scena, ma sono cresciuto tra i punk hardcore che sono comunemente associati ai graffiti. Ho iniziato a usare gli spray intorno ai 16 o 18 anni. La prima volta che ho visto una bomboletta in azione è stato guardando mio padre che dipingeva modellini di auto giocattolo in cantina. Ho preso in mano uno spray perché era uno strumento eccitante e sconosciuto per me.
Fai parte di qualche crew?
Non sono un grande promotore di crew, ma faccio parte di una crew di writers di treni merci nota come 2X.
Com’è nato il tuo nome?
Il mio nome deriva dal fatto che i graffiti sono uno sport schietto. I writer mettono il loro nome in quanti più posti possibili, in pratica per attirare l’attenzione. Una mentalità da “guardatemi,sono qui”. Sono anche coinvolto nella scena musicale hardcore/punk, nota per i suoi contenuti lirici diretti.
Come definiresti il tuo stile? Quali sono gli artisti che ti hanno influenzato di più nella carriera di writer?
La tipografia è probabilmente la maggiore influenza nel mio stile. Non cerco la coerenza. Molte influenze diverse si riflettono nel mio lavoro. Barry Mcgee, David Choe e Basquiat sono state alcune persone che mi hanno influenzato nei primi anni. Sono cresciuto guardando molti lavori di grandi writers.
Spesso nelle tue opere è presente un’ancora, perché? Cosa rappresenta?
L’ancora che di tanto in tanto metto nei miei lavori rappresenta una solida base di convinzioni che mi sono state trasmesse in giovane età. Forza, resilienza e determinazione sono alcune delle parole che rappresentano.
Com’è la scena dei graffiti sui treni? Spesso si vedono molti treni merci dipinti, ma pochi treni passeggeri. Perché? E qual è il tuo approccio quando vai a dipingere sui treni, di solito?
La scena del graffiti writing su treni merci vicino a me è viva e vegeta. Il trasporto merci è preferito rispetto ai treni-passeggeri da queste parti. I pannelli per il trasporto merci hanno una durata maggiore e viaggiano su distanze molto più lunghe rispetto a quelli per il transito. Il mio approccio quando dipingo l’acciaio è la leggibilità.
TI piace sperimentare altri supporti e tecniche oltre ai muri e ai treni? Quali?
Mi piace dipingere su diverse superfici, ma i muri e i treni sono i miei preferiti.
Cosa rappresentano per te l’arte e la cultura? In breve, cosa ti spinge più di ogni altra cosa a fare graffiti?
La cultura dei graffiti rappresenta una fuga dalla realtà, la libertà di parola e la ribellione, ma anche un intero gruppo di amici molto uniti tra loro. Fratellanza. Ciò che mi spinge di più è il fatto che nei graffiti non ci sono regole, se non quelle che la cultura stessa impone.
Quali sono le tue principali aspirazioni e obiettivi in questa cultura?
Le mie aspirazioni principali sono viaggiare di più e dipingere in altri Paesi.