Intervista a Erics: i graffiti e l’Hip-Hop? «Stile, Rispetto e Conoscenza»
Erics, ormai, veterano della scena milanese dei graffiti e artista rispettato, ci racconta del suo percorso. Dal bombardamento sulle strade di Milano, al mondo dell’arte e dell’illustrazione, passando per l’amore per i fumetti anni ‘70, con un’attitudine sempre “real”!
Ciao Erics, iniziamo con le domande di rito… Come e quando ti sei avvicinato alla disciplina del writing e quali sono i tuoi primi ricordi?
Mi sono avvicinato ai graffiti nel 1997 circa, grazie a dei compagni di classe che già praticavano. È stata come una droga inizialmente, a quei tempi eravamo abbastanza incoscienti e ricordo che con dei markers 3 e 5 cm caricati di nero inferno si devastava ovunque. Uscivamo dall’Indian Café la domenica pomeriggio ed era un vero degenero. A quei tempi facevo più’ tag che stile in fame, e ricordo che trovare spazi legali nn era cosi’ semplice, motivo per cui se nn ti aggregavi ai più’ anziani con il cavolo che avevi il tuo posto al sole..non c’era fb o i gruppi whatsapp. Era davvero un’impresa, e forse proprio perché’ gli sbatti erano più’ grossi che si dava più’ peso e valore a tutta sta faccenda.
Qual’è la storia dietro il tuo nome d’arte? Ha un significato ben preciso?
Onestamente come rispose una volta un mio idolo “mi piacevano le lettere”.
Parlaci della tua crew e di come hai iniziato a farne parte.
Io ho più di una Crew, sicuramente la Tdk è la più famosa, ma nel ‘99 già facevo parte di una crew che bombardava grave a Milano. Non so se vi ricordate la AM Crew. C’eravamo dentro io, Morkone, Pois, Dokone, Gens e poi non mi ricordo…. comunque sono stati i primi a portarmi in giro seriamente per storie di street e pannelli. Poi sono diventato bravo e ho cominciato un po’ a commercializzare la mia roba. È lì che Raptus, fondatore della Crew Tdk, mi ha chiesto di unirmi a loro. Oggi assieme al mio collettivo VSNHRY di cui fanno parte MozOne, Korvo & Spra (che sarebbe il cuoco della Crew), la Tdk è la crew di riferimento. Lo scorso anno al Looperfest ha dipinto praticamente tutta la Crew ed è stato molto figo.
Raccontaci l’attitudine di Erics nella vita di tutti i giorni. Il writing ha influito sulla formazione del tuo carattere? In che modo?
Sono Ericser From the Bloxxx, per gli amici Mauri, per la mia ragazza Maurillio. Sicuramente i graffiti hanno cambiato in meglio il mio carattere, scazzi a parte, è una disciplina che sveglia mente e corpo. Io sono sempre stato molto solitario (anche se nn si direbbe) e i ricordi più belli e indelebili sono quelli prima del 2010, quando ancora il mio nome non girava. Quando nn mi sentivo sto cazzo e avevo fame di fama, prendevo lo scooter e mi facevo tutta Milano, i tag tour, le murate e gli “esercizi di stile”; tutto questo ha contribuito ad inspessire la mia crescita personale, forse un po’ rigido sotto alcuni aspetti, ma mi sono battuto per questo e ne vado fiero..Oggi pare ci sia l’attitudine un po’ a voler per forza fare tutto, a mio parere questo ego da Instalova sta un po’ rovinando il game, ma nn siamo sotto dittatura grazie a Dio ed ognuno è libero di esprimersi come meglio crede J e sicuramente se sto sul cazzo a qualcuno è perché spesso dico cio che penso senza mezzi termini. Lo stesso insegnamento che darò a mio figlio Filippo Romeo Ericser Junior..”Sempre vero Fra!
Qual È il filo conduttore che accomuna i tuoi lavori e la tua più grande peculiarità? Raccontaci anche dei tuoi formidabili puppet e dell’influenza che hanno avuto su di te i cartoon anni ‘70?
Dunque… Ancora oggi credo di non aver trovato un equilibrio esatto tra ciò che il mio cervello va elaborando e quello che la mia mano crea. È un’eterna lotta di scompensi cerebrali e ormonali, ma grazie a Dio in questo il thc aiuta molto. Posso sicuramente dire che un sacco di riferimenti arrivano dalla cultura dei fumetti e dei cartoon old school / Trash anni 70, tipo quella bomba atomica di Ren & Stimpy, Supernatural di R.Crumb ed un mistone di illustratori che spaccavano davvero il culo in quanto a originalità. Con il tempo ho sviluppato uno stile più minimal, mantenendo quella verve ignorante che tanto amo e pettinando lo stile come se avessi studiato alla Bahuaus J.
Parlaci di come si è evoluto il tuo stile negli anni e dei supporti su cui preferisci lavorare oggi. Quali tecniche adoperi? Ti occupi anche di illustrazione e graphic design?
Negli anni il mio stile si è evoluto da una quarta ad un’ottava. Sono molto contento di aver iniziato anche un percorso un po’ più pittorico e illustrativo allargando la mia fan base al di fuori del mondo dei graffiti (la dove tutti si odiano) ☺. Ho collaborato con stilisti di alta moda, alcune mie opere sono state battute per Sotheby’s, uno dei più importanti circuiti legati all’arte contemporanea a livello globale e l’anno scorso IBM mi ha contattato per disegnare all’interno della loro nuova sede in Gae Aulenti. Insomma diciamo che a livello artistico nn mi posso lamentare, tante piccole soddisfazioni giorno dopo giorno… penso a quando prima del 2000 ero considerato un alieno perché vestivo largo e dipingevo sui muri, ad oggi..no parole.
A quali artisti (non solo writer) ti ispiri o ti sei ispirato? Quali sono, i passaggi della storia del writing che, secondo te, devono essere tramandati?
Di artisti a cui mi sono ispirato e mi ispiro tuttora ce ne sono davvero un botto, diciamo che in primis chi mi ha flashato pesantemente con i graffiti sono stati gli amici svizzero/tedeschi della TWS crew..in particolare quel bastardone di Toast. Poi come sopra citato un sacco di autori di fumetti underground e una buona dose di cartoon hanno dato vita al mio immaginario tutto sbilenco. Ultimamente sto ristudiando anche un po’ di futurismo e devo dire che Fortunato De Pero mi gasa un botto..mi sa che gli baito le colorazioni per la prossima murata J . Per quanto mi riguarda i passaggi fondamentali di questa cultura sono 3 e sacrosanti, Stile, Rispetto e Conoscenza, tutto il resto sono chiacchiere e distintivi.
Quando hai preso consapevolezza di avere un ruolo concreto in questa nobile cultura chiamata Hip-Hop e delle sue 4 discipline? Quali hai sperimentato oltre al writing? Che musica ti piace ascoltare mentre dipingi?
Innanzitutto grazie per il ruolo che mi attribuite all’interno di questo giuoco chiamato hip-hop, io personalmente nn mi sento ancora un big del sistema, magari tra 10 anni si, per ora continuo a seguire la mia visione da umile scribano che sono..oltre al writing posso dire di aver sperimentato molte altre droghe..quali la Breakdance in età pre adolescenziale e successivamente il Rap e il Beatmaking. Di queste cose mi diverte ancora molto comporre canzoni nel tempo libero..e non voglio spoilerare nulla, ma sto producendo un Trapper di zona Sud Milano..vi dico solo “Gcomepestalozzi” ha già il suo profilo su instagram ma al momento ha pochissimi seguaci però a parer mio è un fuoriclasse..ne sentirete parlare… magari tra 10 anni J ..ah dimenticavo… mentre dipingo ascolto Musica classica Giapponese.
Come vedi la scena di oggi, ora che siamo nel 2020, rispetto a quando hai iniziato? E’ cambiato tutto o qualcosa di allora è rimasto? E che progetti hai per il futuro?
Oggi il mondo dei Graffiti è stato parecchio amplificato dal web, sicuramente è una cosa positiva, anche se penso che i social siano la nuova droga della società, e come dice il proverbio “la droga da e la droga toglie” bisogna trovare sempre un equilibrio in tutto, se no rischi di apparire semplicemente come un pagliaccio. Rispetto a quando ho iniziato io, circa 20 anni fa è cambiato praticamente tutto, nn so se in meglio o in peggio, so solo che i pannelli dei ‘90 spaccavano 30 volte di più (giovani bombers italiani non me ne vogliate ma guardatevi le Out sui pannelli di Rae o Mastro K e poi ne riparliamo) diciamo che ogni Crew aveva il suo codice stilistico ed era una roba Aliena..Forse Internet ha tolto quella patina Real e adesso con la Street Art dipinge pure Peppa Pig… non lo so… non sono un tipo nostalgico ma la merda che passa per cioccolata è una cosa che proprio mi fa incazzare!
Per quanto riguarda progetti per il futuro, in questo momento preciso sono qui in quarantena forzata come la maggior parte di voi e vista la situazione ho davvero poca sensibilità artistica… Però a parte il Virus, il 5G (una volta mi hanno arrestato per 2 fai te), i cinesi e i tedeschi, sto cercando grazie all’aiuto di amici da casa a completare il mio website che spero di presentare con la fine di questa merda! Ristamperò le mie t-shirt “Disaster Company” che sono andate in Sold Out praticamente subito (grazie a Dio di sti tempi), tra l’altro le trovate sul sito di Astrofat.it Support Your Local Vandals! Ah dimenticavo..con Mozone un mio fratello più esaurito di me stiamo facendo dei mini Cartoon per instagram dedicati alla Quarantena, la serie si intitola “40”. Seguitela sul profilo di @vsnhry perché è davvero ignorante!
Che consigli daresti ai ragazzi che si approcciano oggi al mondo del writing?
Ragazzi non coloratevi le unghie.