Si avvicina ai Graffiti nel 1990 iniziando un percorso artistico quotidiano di lettering su muri e treni. Grazie all’evoluzione personale e artistica, Tawa inizia a dipingere con costante ricerca del gesto e della materia su altri supporti quali tele e legno.
L’evoluzione e l’essenza del percorso intrapreso negli anni del writing, unito allo studio delle lettere, conferisce alle sue opere una struttura ossea ed organica.
Nell’88/89 ho iniziato a frequentare il muretto, posto storico e fulcro dell’hip-hop milanese di quegli anni. Nel garage sottostante ho visto i primi graffiti e ne sono rimasto letteralmente folgorato. È stato lì che ho deciso che quella sarebbe diventata la mia strada!
Il suo lavoro è caratterizzato da simboli calligrafici con colori marcati e decisi, che attraverso lo studio e la posizione delle lettere, rimandano all’anatomia della colonna vertebrale umana.
Tawa è attento all’uso della materia, con la quale rappresenta nelle sue opere la realtà dello scenario urbano. Infatti, i materiali principalmente utilizzati sono le impronte degli pneumatici delle automobili, il cemento, bitume…
Nelle sue opere, il colore ricorrente è l’oro come omaggio alla Madonnina, uno dei simboli più importanti della sua città natale.
La 16k si è formata nel 1992. La nostra crew era basata sull’originalità e lo stile, ma soprattutto sull’amicizia.
La mia ricerca del gesto è il segno… è l’evoluzione della lettera.