Intervista a Jay NiCE: incidere musica con stile, come arte
Abbiamo intervistato Jay NiCE, uno dei più forti rapper del Delaware e della East Coast, in generale, che ci ha raccontato delle correlazioni che vede tra musica e arte, dei progetti che ha realizzato con The God Fahim, RU$H e Left Lane Didon e delle sue collaborazioni con leggende e top MCs come Fredro Starr ( Onyx ), Roc Marciano, Griselda, Vinnie Paz e molto altro…
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Grazie Jay NiCE per averci concesso questa intervista, in quanto ti consideriamo uno dei migliori rapper emersi ultimamente dalla scena underground e poiché abbiamo veramente apprezzato il tuo album “Fly Art” con Ru$h. Ma da dove è iniziato il tutto? Quando e perché hai intrapreso i tuoi primi passi in questa cosa del rap? Puoi raccontarci qualcosa di più sul tuo percorso?
Aye grazie. Lo apprezzo molto, spacca quando tutto il lavoro che hai fatto ti viene riconosciuto. La mia storia nell’hip-hop inizia quando ero un ragazzino di circa 5 o 6 anni, sul sedile passeggero della BMW nera di mio papà che ascoltavo i Gang Starr. Direi che ho iniziato a mettere le prime parole assieme verso i 13, ascoltando mixtapes come quelli di Dj Clue, Big Kap & Funk Flex, P cutta’s beef series, e tutti quella gente e poi, in seguito, usavo Kaazam e Napster, quando è esploso internet. Per farla breve ho amato la musica Hip Hop music molto presto, perciò è stata una sorta di “vocazione naturale”
Provieni dallo stato del Delaware, giusto? Potremmo sbagliarci, ma quando uno pensa alla scena Hip Hop, il Delaware non è la prima area che ti viene in mente e, perdona l’ignoranza, non è una zona molto conosciuta fuori dagli Stati Uniti… Per favore, raccontaci qualcosa di più sul Delaware, sulla città da cui provieni e sulla scena Hip Hop… Quanto è stato difficile emergere da lì?
E avresti ragione fra’, sono del Delaware. Noi siamo un piccolo stato, ma in realtà, siamo il primo stato ad essere creato in tutti gli Stati Uniti, perciò abbiamo messo le basi di questa merda, mi capite? Questo è un fatto che puoi cercare su Google. Il Delaware è proprio nel mezzo della East Coast: Alcuni di noi lo chiamano il “Ventre della Costa East” ( “Belly of the East”). Siamo parte della zona del “tristate”, NYC, New Jersey, e Philly (Philadelphia ndr). Tipo ad un’ora da Philly e tre da New York.
Per quanto riguarda la scena musicale qua, c’è sempre stato un po’ di gente che ha fatto le sue robe per anni. Direi, però, che, da quando la scena hip hop boom bap sta andando, io e la mia squadra gli abbiamo fatto fare il salto di qualità, grazie specialmente ad internet che ci ha permesso di rendere la nostra musica disponibile ovunque.
Prima, era estremamente difficile, semplicemente perché non c’erano molte piattaforme musicali nel nostro stato. Mooolto poche. Una volta avevamo una stazione radio Hip Hop a Wilmington, la città più grande del Delaware, che si chiamava KISS 101.7 fm , dove i talenti locali con un po’ di hype potevano andare in rotazione, ma poi hanno mollato un paio d’anni fa. Facendola breve, era difficile di brutto emergere per la gente, e lo è ancora.
Noi ti abbiamo sentito la prima volta grazie a “IMMOBILIARE”, l’album che tu e il tuo socio Left Lane Didon, avete pubblicato nel 2018: puoi dirci qualcosa della tua partnership con Left Lane Didon e ci come è nato quest’album? Avete avuto anche delle strofe di Conway and Benny the Butcher sull’album, come li avete raggiunti?
Lefty (Left Lane Didon) è un mio caro compare dell’ Eastside, il nostro quartiere. Io e Left, crescendo, facevamo rap separatamente. Lui faceva parte della sua vecchia crew chiamata, all’epoca, State City Back. Quella crew includeva anche All Hail YT & Chris Skillz. Io facevo parte della crew BOE Boyz (Belly of the East) con mio cugino più grande, RU$H. Comunque, io e Left ci conosciamo da sempre, e rispettiamo a vicenda la nostra arte. Attorno a metà del 2016, siamo entrato in contatto per una collaborazione per il mio album The NiCE Tape. In seguito abbiamo continuato a costruire il nostro rapporto, sia personale sia per quanto riguarda la musica. In realtà, il concetto di IMMOBILIARE è venuto a lui. IMMOBILIARE è equivalente di “real estate”, tradotto in Italiano, e “irremovibile” in Inglese. Noi impersoniamo questa definizione da capo a piede. Ed è anche un omaggio a quel film che è un classico, “Il Padrino 3”.
Le collaborazioni di Conway e Benny sono arrivate perché li abbiamo contattati all’inizio, quando stavano ancora emergendo, e ci è servito molto per introdurci nella scena underground. Quindi bella per Left Lane Didon, è sempre stato un serio, un bro.
In tutta onestà, pensiamo che te e tuo cugino RU$H siate in grandissima forma. Nel 2019 pubblicavate “Famili”, quest’anno, invece, avete già pubblicato “Fly Art” (con i feat di Roc Marciano e Willie The Kid ) e ora avete appena pubblicato “An Album Called Classic” insieme a Tha God Fahim… Cosa puoi dirci di tuo cugino Ru$h , dell’alchimia che avete sul microfono e della vostra abilità in dipingere delle immagini fighe e stilose? Dove prendete l’ispirazione per tutti questi discorsi su stile ed eleganza ( “fly talk”), che possiamo dire sono l’ingrediente principale dei vostri album? E cosa ci puoi dire sui featuring di Willie The Kid e Roc Marciano su “Fly Art” ?
Lo apprezzo man, RU$H è una delle mie maggiori ispirazioni in questa rap shit. Lui è la prima persona che ho visto veramente fare un demo tape. Quando eravamo ragazzi ho rubato i suoi cd di “Supreme Clientele” (secondo album solista di Ghostface Killah n.d.r ) e “Capital Punishment” (disco leggendario di Big Pun n.d.r) e questi due album mi hanno cambiato la vita. Più tardi, nel mio anno da matricola alle superiori, ha cominciato a portarmi in veri studios per registrare freestyles insieme a lui, e ciò mi ha davvero aiutato a migliorare le mie skills. Perciò quella chimica di cui parli è veramente il risultato di decine di anni insieme. RU$H è sempre stato un tipo elegante e con stile sin da giovane, perciò quel gergo “fly” è sempre esistito per noi, ci siamo solo concentrati a rendere l’idea in un album. Così “Fly Art” è venuto alla luce.
Riuscire a inserire Willie the Kid e Roc Marciano è stata semplicemente la ciliegina sulla torta. Quei ragazzi sono maestri nella loro arte e lo sono da anni e sono, anche, alcuni dei più “fly” MCs che rappano in questa scena. È stata solo una questione di buon senso averli nell’album.
Nelle vostre rime e progetti, spesso ti riferisci all’Italia… Ad esempio, tu e Ru$h avete una canzone insieme intitolata “Grandeurs of Italy” e nel 2019, hai pubblicato un album fighissimo intitolato “Pompeii!”. Perché? Sei mai stato in Italia? Se sì, cosa ti è piaciuto di più del nostro paese? Qual’è il concept dietro l’ album “Pompeii”? Magari è una coincidenza, ma hai incluso nel disco anche un vero italo-americano, cioè Vinnie Paz..lol!
L’ispirazione dietro “POMPEii!” è nata dal mio interesse per la storia del Monte Vesuvio e di Pompeii, a volte faccio “concept album” e sentivo che quell’evento era perfetto per una trasposizione dal punto di vista musicale.
Il concetto era quello della città di Pompei che venne incenerita tragicamente dopo essere stata costruita vicino a un vulcano che eruttò e la distrusse. La mia idea era quella che quest’album simboleggiasse me stesso che terrorizzo il rap game con un flow ardente, come una sorta di lava.
Era una sorta di all-star album, con un sacco di collaborazioni dentro, inclusa quella della leggenda Vinnie Paz che hai menzionato. Un grande saluto a Vinnie Paz, uno dei piu’ veri MCs in questa merda!
In questi anni hai intrecciato una forte connessione con The God Fahim: infatti, il 28 Ottobre, tu, The God Fahim e Ru$h avete pubblicato “An Album Called a Classic” mentre in precedenze hai partecipato nell’album “DUMP LIFE” insieme a The God Fahim e Left Lane Didon… Come vi siete conosciuti? E come è nato “An Album Called Classic”?
Ah man. Tha God Fahim è un tipo speciale. Oramai è di famiglia. Incontrai Fahim per caso ad Atlanta al Lennox Mall nel 2017. Un paio di settimane dopo, mi invitò per una sessione ai leggendari Patchwerk studios e da allora facciamo “dumping” ( letteralmente “scaricare merda/rifiuti”, ma dump è anche un modo di dire gergale usato da The God Fahim e la sua crew n.d.r). Lui è il musicista che lavora più duramente che abbia mai incontrato, più di 100 album e non si ferma…Io e lui, abbiamo almeno 30 canzoni insieme.
“An Album Called Classic “ è nato, nel Delaware, piu’ o meno l’anno scorso mentre stavamo lavorando a “Dump Life”. Ho portato Fahim nella casa di RU$H che stavamo costruendo, e lui c’ha dato l’idea a me e Fahim. RU$H già aveva dei beats di Wolf Wilson (un grande saluto a te, G) e un anno dopo avevamo An Album Called Classic pronto, fuori ora”
Hai anche collaborato con la leggenda degli Onyx, Fredro Starr, quale è la storia dietro il legame che hai con gli Onyx?
Si man Fredro Starr del leggendario gruppo degli Onyx. Lui è il mio OG! Grande, grande personaggio, veramente umile per essere un uomo nella sua posizione. Intendo, lui è un enorme star del rap e del cinema, e lo è da più’ di 25 anni. Ci siamo conosciuti più’ o meno nello stesso periodo in cui ho incontrato Fahim, in realtà. ‘Dro ( Fredro ) stava cercando un rapper emergente dell’east coast e uno dei miei beatmaker, che, in quel momento stava lavorando con entrambi, mi ha raccomandato. Abbiamo fatto una conference call, gli ho mandato un paio di registrazioni e da lì’ è partito il tutto.
Dro (Fredro Starr) mi ha davvero aiutato nella mia carriera finora. Intendo, che anche prima che l’avessi mai incontrato, mi ha citato su Vlad Tv e mi ha lanciato su tracce, prodotte da Alchemist. Ha, anche, portato me e Lefty (Left Lane Didon) in tour un paio di volte e ci ha istruito su come funziona quest’industria. Saluti a lui, a Sticky Fingaz e a tutto il team”
Nell’ultimo paio d’anni hai fatto tanto strada, pubblicando diversi progetti che spaccano… Secondo te, però, quali sono i tuoi migliori 3 progetti, che suggeriresti a chi non ti conosce ancora e perché?
Apprezzo tutto ciò, G. Io direi che la mia top 3 è “SUPREME BLACK HISTORY” ( 2019 ), “POMPEii!” (2019), & “Strictly 4 My D.U.M.P.E.R.Z” (2018). Questi sono i miei progetti preferiti e sento che sono quelli più d’ impatto. SBH & POMPEii perché sono i miei “concept album” con grandi nomi e una sequenza studiata di canzoni , mentre S4MD, semplicemente, perché mostra la mia destrezza lirica ad alti livelli. Ed è anche il progetto che mi ha messo sul radar di molte persone.”.
Pensiamo che gli artwork delle copertine dei tuoi ultimi album spacchino davvero! Chi le ha fatte? Abbiamo sentito che è un muralist di Atlanta… Puoi dirci qualcosa di più’ su di lui? Lo sai…noi siamo, principalmente,un magazine sui Graffiti perciò vorremo sapere qualcosa di più’ del tuo rapporto con i graffiti o con l’arte in generale..
Tanto amore per questa roba! Il nome dell’artista è Freako Rico, ( FRKO Ig: @freakorico) una giovane leggenda di Atlanta. Ha realizzato un bel po’ di lavori per Action Bronson, ecco come l’ho scoperto. Ha un sacco di murate su tutta la città ed è una leggenda dell’underground da tanti anni. Ho incontrato di persona Frko ad una beat battle ad Atlanta quando mi sono trasferito lì la prima volta. Sono riuscito ad avere un suo lavoro per la copertina di un mio singolo prodotto da Camo Monk, e poi ho continuato a lavorare con lui. I suoi lavori mi ricordano l’arte che ero abituato a vedere sui classici MAD Magazines, e ciò mi ha colpito molto. Lui è anche un musicista, crudo di brutto in tutto, perciò un grande saluto a FRKO!
Ho sempre rispettato gli artisti di graffiti. Tanto amore per DONDI, Jean-Michel ( Basquiat) , Keith Haring, e Banksy. Ho sempre amato l’arte. In realtà, ho anche avuto un famoso artista come nonno, chiamato Greg Ridley. La sua arte è in giro per il mondo. Era veramente bravo con le incisioni nel rame battuto, oltre essere anche molto bravo con gli acquerelli e gli acrilici, e in qualsiasi cosa in realtà. Ho usato una sua opera per il mio primo vero progetto solista “The NiCE Tape”. E gli ho anche dedicato una canzone su “Supreme Black History”.
Mio nonno è stato per me una grande fonte di ispirazione per inseguire i miei sogni e concentrarmi sulle similitudini tra il mondo dell’arte e quello della musica. C’è una incredibile correlazione tra le due cose, che anch’io uso molto, se non sempre, nella mia musica
Quali sono le tue prossime mosse e piani per il futuro?
Lo sai, sempre piu’ musica di qualità. Spero che questa pandemia migliori l’anno prossimo, così che possa iniziare il tour. Ho un album che deve uscire con Copenhagen Crates (etichetta discografica n.d.r) il mese prossimo e quello sarà un progetto mostruoso, con un sacco di grandi collaborazioni. Me e Stack Skrilla abbiamo anche un altro album in uscita quest’anno. Non voglio rivelare troppo, ma sì, c’è un sacco di roba in arrivo quest’anno e il prossimo. Tenete solo gli occhi ben aperti, perché non potete mai sapere cosa può succedere con Flair Jordan (a.k.a Jay NiCE). Grazie a voi ragazzi e che siate benedetti là da voi!!!
Un saluto a tutti i supporters!!!!
One Love!
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