Freddie Gibbs, un rapper unico nel suo genere
Freddie Gibbs, da Gary, Indiana, si è imposto come uno degli artisti più versatili e, allo stesso tempo, originali della scena Hip Hop americana…
Freddie Gibbs e il carcere in Europa da innocente.
È il 2016, Freddie “Kane” Gibbs è in tournée in Europa, all’apice del suo successo, portando oltreoceano, tra gli altri, i brani di Piñata (2014), l’album, acclamato da critica e pubblico, creato in collaborazione con il leggendario producer Madlib, quando, in Francia, improvvisamente, lo arrestano.Viene estradato, quindi, in Austria e incarcerato in attesa di processo, per il quale rischierà una condanna di 10 anni, a causa della falsa testimonianza di due ragazze che lo avrebbero accusato di violenza sessuale, in seguito alla tappa viennese del tour europeo dell’anno precedente.
Freddie, dichiaratosi sempre innocente, dopo un mese e qualche giorno di carcere viene prosciolto da ogni accusa e rilasciato in assenza di ogni prova evidente del fatto, smentito, poi, anche dalle stesse (false) vittime.
Una storia surreale, per fortuna a lieto fine, che però segnerà profondamente il protagonista di questa nuova puntata della nostra rubrica “Art Of Bars”. Infatti, oltre il danno economico, causato dalla cancellazione forzata del tour, Freddie Gibbs, che nelle sue tracce parla spesso del suo passato criminale e di come sia riuscito a lasciarselo alle spalle, a causa di un reato mai commesso, avrebbe rischiato di scontare un lungo periodo di detenzione dalla parte opposta dell’Oceano e di non poter vedere così crescere la propria figlia, nata poco tempo prima.
“Bandana”, il nuovo capitolo del duo Freddie Gibb e Madlib
È tra le sbarre in Austria che Freddie Gibbs troverà, però, ispirazione per scrivere alcuni brani dello straordinario secondo capitolo della collaborazione con Madlib, Bandana (2019), pubblicato a giugno di quest’anno. Le produzioni del genio californiano compongono lo sfondo musicale perfetto alla storie personali e alla carismatica delivery (mix di capacità tecnica, voce e flow ) di Freddie “Kane” Gibbs, capace di tratteggiare i contorni del suo personaggio in maniera come non mai approfondita ed evocativa.
In “Gat Damn”, ad esempio, riferendosi al periodo della sua detenzione austriaca, racconta di aver perso quasi 1 milione di dollari in spese legali e della dura condizione, in quanto detenuto di fede islamica a cui tra le mura servono da mangiare, però, per lo più carne di maiale.
Ah, goddamn, I’m callin’ Lam’
MoneyGram, go send the bail, I’m in a jam
In the jail, I’m in the cell, can’t see the fam
Say my prayers, alhamdulillah, no bacon ham
Bacon ham, and cold salami, that’s all they serve us
Stomach hurtin’, the devil working, but I ain’t nervous
Beat the verdict, but lost a milli’, guess life ain’t perfect
Whippin’ birdies, the devil working, but I ain’t nervousda “Gat Damn”, Freddie Gibbs & MadLib, Bandana Lp, 2019
Freddie Gibbs, il personaggio
Nonostante questa storia amara e le dure vicende di strada spesso raccontate nei suoi pezzi, Freddie Gibbs rimane un artista estremamente difficile da inquadrare, sia musicalmente che come personalità. Eccentrico ed introspettivo allo stesso tempo, è, infatti, anche dotato di grande carisma e sarcasmo; come traspare, oltre che dalla sua musica, da ogni intervista e dai suoi video musicali, nei quali dimostra anche un’innata predisposizione alla recitazione.
Non è un caso, che “Gangsta” Gibbs prenderà in prestito il nome d’arte dal protagonista di un film del genere blaxpoitation degli anni ‘70, una sorta di versione afroamericana dei film polizieschi italiani dello stesso periodo, di cui l’Mc è un appassionato.
Il variopinto percorso musicale di Freddie Gibbs: gli inizi a Gary, Indiana.
La poliedrica carriera artistica di Gibbs , classe ‘82, inizia a Gary, Indiana, nel Midwest, una di quelle cittadine della cosiddetta Rust Belt degli Stati Uniti (di cui abbiamo già parlato nella puntata su Benny The Butcher e Buffalo), povera e depressa, il cui unico motivo di fama è quello di aver dato i natali a un gigante della musica come Micheal Jackson.
Ma nel periodo in cui cresce Freddie “Kane”, la cittadina di Gary non offre molte opportunità e se avete minimamente presente il Midwest degli Stati Uniti, non faticherete ad immaginarvela come uno di quei luoghi di provincia, abbandonati e desolati che portano i segni di una grave crisi economica.
Qui, mentre vive arrangiandosi e “lavorando” nel sottobosco criminale del suo quartiere, prende in mano il microfono tardi, a 21 anni, per il solo spirito di competizione, poiché, frequentando lo studio di registrazione di un suo amico, si convince subito di essere superiore e di aver più cose da dire rispetto a tutti i rapper della sua città, pur non avendo mai veramente coltivato l’ambizione di fare musica, fino a quel momento.
Tra 2006 e 2007 viene, quasi immediatamente scoperto dal suo futuro fidato manager e amico Ben “Lambo” Lambert e messo sotto contratto dall’etichetta discografica Interscope. Il connubio, però, non andrà a buon fine e dopo poco Freddie Gibbs tornerà indipendente.
Il breve sodalizio con la CTE di Young Jeezy.
Il rapper di Gary, tuttavia non si arrende e grazie al suo grande talento narrativo, al timbro di voce e allo stile inconfondibili, che, già in quegli anni, a molti ricordano il leggendario rapper del Texas, suo idolo e amico, Scarface dei Geto Boys, attira, soprattutto, l’attenzione dell’allora re della trap di Atlanta Young Jeezy. Lo stesso “Snowman” Jeezy nel 2012, accoglierà quindi Freddie nella sua scuderia e lo farà firmare per la sua etichetta CTE ( Corporate Thugz Entertainment) .
In questo periodo Gangsta Gibbs pubblica diversi mixtape di successo, tra cui A Cold Day In Hell (2011) e Baby Face Killa (2012), dimostrando il suo versatile talento sia su produzioni dal suono tipico della zona di Atlanta, sia su beat più classici, senza però riuscire a pubblicare nessun disco ufficiale.
Freddie “Gangsta” Gibbs, imprenditore di se’ stesso, e l’incontro con Madlib
Anche la collaborazione con la CTE di Young Jeezy, perciò, durerà poco (portandosi dietro uno strascico di rancori e frecciatine) e Freddie Gibbs, preferisce intraprendere una fruttuosa carriera indipendente, assistito dal suo manager Ben “Lambo”.
Nel giro di tre anni, infatti, pubblica altrettanti studio albums di altissimo livello: ESGN (2013), Piñata (2014), considerato da molti già un classico e scaturito dall’incontro con il geniale e schivo produttore californiano Madlib, che cuce su misura per Gibbs beats dai campioni soul ricercati e, infine, l’ottimo Shadow of a Doubt (2015), invece con sonorità trap e diversi ospiti di richiamo, come Tory Lanez, Gucci Mane, E-40 e Black Thought.
Il grande ritorno di Freddie “Kane” dopo il carcere in Austria
Dopo lo stop forzato tra tribunali e carceri europee, nel 2017 Freddie Kane Gibbs trova nuova ispirazione per ricominciare da dove si era fermato con dei progetti solidi e musicalmente differenti tra loro, come “You Only Live 2wice” (2017), “Freddie” (2018) o“Fetti” (2018), con la partecipazione di Curren$y e The Alchemist.
Il ritorno in grande stile culminerà, poi quest’estate, con lo straordinario secondo capitolo della saga MadGibbs (Madlib + Freddie Gibbs), Bandana (2019), di cui abbiamo parlato sopra e che figurerà sicuramente ai primi posti in molte delle “gettonate” classifiche di fine anno per l’ album of the year.
Dunque, come dimostra la sfaccettata discografia di Freddie Gibbs, non è possibile inquadrare il versatile rapper dell’Indiana in un qualche sottogenere o compartimento stagno, in quanto ama sperimentare sonorità e flow differenti, mantenendo inalterata la qualità del suo catalogo e delle sue caratteristiche distintive come carisma, contenuti, stile e voce.
L’unicità della musica di Freddie Gibbs e l’originalità del suo personaggio sono il suo punto di forza principale e gli hanno consentito, negli anni, di cementare la propria strada verso il panthéon delle leggende di questa Cultura, senza mai compromettere la sua musica.