Il rap “organic” di Larry June
Il rapper di San Francisco, Larry June, attraverso le sue rime promuove uno stile di vita sano, in controtendenza alla “cultura” del lean e delle droghe pesanti.
L’infanzia di Larry June
Larry June per rappresentare e identificare al meglio la sua musica ha scelto come simbolo delle arance. Nei suoi testi e nei videoclip niente codeina, niente antidepressivi, niente droghe pesanti, ma spremute, smoothies e marijuana: infatti, il vero “succo” del messaggio del rapper della Bay Area è un’esortazione a vivere in maniera sana e, soprattutto, pensare in modo “organico” e positivo, al fine di migliorarsi, progredire e, arricchirsi in tutti i sensi.
Larry Eugene Hendricks, in arte Larry June pur provenendo da Frisco (soprannome di S.Francisco, California), è tutt’altro, però, che un nuovo hippy, un fricchettone, o una specie di santone,come quelli che si sono diffusi nella California degli anni ‘70. Infatti, Larry June, classe 1991, nasce da genitori poco più che adolescenti e cresce nelle case popolari che si affacciano sulla Baia di San Francisco, nel quartiere di Hunter’s Point. La giovane madre, però, desiderosa di portare via il figlio da quella zona pericolosa e degradata, decide di trasferirsi con il piccolo Larry, all’età di 4 anni, ad Atlanta.
Dunque, fino alla prima adolescenza, Larry June è costretto a fare avanti e indietro tra la Georgia e la città Californiana, dove, invece, vive con il padre e la nonna, figura temuta e rispettata del quartiere popolare dove vivono. È a Frisco che poi si trasferirà definitivamente dopo l’adolescenza e si vedrà costretto a dover provvedere alla propria sussistenza, anche, attraverso attività criminali, imparando i codici della vita di strada dei projects di Hunter’s Point.
A 20 anni diventa padre, proprio mentre attraversa il periodo più turbolento della sua vita, rimasto senza una casa e un lavoro fisso. La vita criminale, però, ha dei rischi e delle conseguenze che Larry June non è più disposto ad accettare, perciò decide che la musica può diventare per lui una via d’uscita.
Le influenze musicali di Larry June tra S.Francisco e Atlanta
Dunque, cresciuto a metà tra la Bay Area e Atlanta, il percorso artistico di Larry June viene influenzato da stili di vita e scene musicali per certi aspetti molto differenti. Se Atlanta, dagli anni 2000 in poi, è stata patria della scena trap con Young Jeezy, T.I. e Gucci Mane, con tematiche ormai note e una risonanza internazionale, la scena Hip-Hop di Frisco e di Oakland (la cosiddetta Bay Area) invece, è sempre stata alquanto autoreferenziale e originale. Infatti, la zona della Bay Area ha un’anima, una storia e una cultura alquanto particolare in confronto al resto degli Stati Uniti.
Se da una parte è sempre stata una zona estremamente viva e all’avanguardia sia dal punto di vista politico-culturale, in quanto patria del movimento hippie e centro nevralgico delle Black Panthers, che tecnologico, a Oakland e nei ghetti della area, i livelli di criminalità e povertà sono storicamente tra i più alti del Paese. In quest’area, per esempio, ha preso piede, anche, il fenomeno caratteristico del cosiddetto “pimpin”. Nella Bay Area gangsterismo e attivismo politico spesso, tra l’altro, hanno incrociato le loro strade. Qui sono nati gruppi come i Da Luniz e rapper come E-40, Mac Dre, Planet Asia e The Jacka. Non solo pimps e criminali, ma, anche, il tipico fermento culturale e politico della zona ha avuto una grande influenza sulla scena musicale: ad esempio, Tupac Shakur ha iniziato qui la sua carriera insieme ai Digital Underground, prima della svolta “Thug Life”.
Larry June, cresce, tuttavia, ascoltando, anche, tanto soul, funk e r’n’b, sia old school come Bootsy Collins, che contemporaneo come Musiq Soulchild.
La carriera musicale di Larry June
Padre a soli 20 anni e deciso a cambiare stile di vita, Larry June, dopo un periodo in cui lavora come driver per “Lyft” (una sorta di Uber), intraprende la strada della musica. È grazie al suo amico e compagno di scuole superiori Og Maco, rapper di Atlanta, che viene introdotto alla carriera musicale. Registra i primi mixtape tra 2010 e 2013, ma inizia a prendere seriamente il rap a partire dal 2015, quando strappa un contratto con l’etichetta Warner Music, con cui realizza diversi mixtape nel giro di un paio d’anni come “Goodjob Larry” (2015), “Sock It To Me”(2016) , “Larry” (2016) e “Larry Two”(2017). È, soprattutto, con il tape “Orange Season” (2016), prodotto interamente dai Cookin’ Soul, che riesce a farsi notare.
Liberatosi dai vincoli contrattuali con la Warner, fonda il brand ed etichetta indipendente Freeminded, con la quale pubblica tra 2018 e 2019 diversi album e mixtape tra i quali “Sock It to Me 2” (2018),”Your Doin’ Good”(2018), “Very Peaceful”(2018), “Early Bird” (2018), “Port of San Francisco” (2019), “Trap Larry” (2019), Out The Trunk (2019), “Product of The Dope Game” (2019) e “Mr.Midnight” (2019),insieme al produttore Cardo Got Wings, collaborando in più occasioni, anche, con Curren$y, Jay Worthy, Post Malone, Cousin Stizz e altri. Grazie a questa svolta indipendente, Larry June si riappropria dei frutti della sua musica ed imprime una decisa accelerata alla sua carriera, cominciando ad allargare con successo il suo pubblico.
Lo stile e il messaggio “organic” di Larry June
Influenzato, dunque, da sonorità differenti, che spaziano da Frisco ad Atlanta, Larry June ha elaborato uno stile originale, caratterizzato da una delivery “apatica” che funziona sia su beat più tipicamente West Coast e della Bay Area, con influssi funk/soul e un utilizzo massiccio di bassi, che su beat con sonorità trap. Da qui le collaborazioni con svariati producers :da Lex Luger e Zaytoven ai Cookin’ Soul e Cardo Got Wings, per esempio.
A parte i divertenti adlibs come “yeehee” o “goodjob larry” (ispirati, come dichiarato dal rapper, al cantante e bassista funk anni ‘70 Bootsy Collins), la particolarità che rende Larry June interessante sta, soprattutto, nel messaggio “healthy” e positivo contenuto nei suoi testi.
House in the hills tucked off no phone reception
I just like the thrill counting up while I smoke the best
Watermelon juice riding bikes with my latest chick
I don’t do the clubs that often I got a check to get
I might take the bitch to get some food no extra shit
Take her to the crib, go crazy then I exit quick
It’s so much money on my schedule bitch I gotta dip
Bust down green juice online looking for a whip
Infatti, il rapper di San Francisco ci tiene a far sapere ai suoi ascoltatori che, pur venendo dalla Strada ed esser passato veramente attraverso certe situazioni, non ci sia nulla da glorificare in quel tipo di vita.
Larry June, a differenza di molti che inneggiano alla violenza, mostrando armi nei video (e “auto-infamandosi”), e all’uso di pillole, antidepressivi e droghe pesanti, propone, invece, un messaggio positivo che incentiva gli ascoltatori ad uno stile di vita più sano, grazie invece al consumo di marijuana di prima qualità, succhi organici e spremute.
L’essere “veri uomini”, infatti, secondo il rapper di San Francisco, consiste nel lasciarsi alle spalle, appena possibile, la pericolosa e paranoica streetlife e cercare, invece, costantemente di progredire e migliorare il proprio stile di vita, realizzando le proprie ambizioni e visioni, investendo sul proprio talento.